Assisi incassa un’altra giornata da record per le celebrazioni del Patrono d’Italia. I pellegrini sono stati meno dei diecimila previsti, ma la Campania (presente in Piazza con 250 sindaci e altrettanti gonfaloni) ha colorato la festa con il calore della gente (tra cappellini, bandierine, fazzoletti colorati e applausi e ovazioni) e delle sue tradizioni, su tutte la pizzata in Piazza San Francesco che ha riscosso il gradimento di cittadini e turisti.
A riaccendere la lampada votiva per la festa di San Francesco 2018 è stato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. La Campania ha inoltre presentato i suoi doni: prodotti tipici campani, stole, una scultura raffigurante un angelo, l’anfora con l’olio opera dell’artista Lello Esposito.
Ha funzionato anche il dispositivo di sicurezza, massiccio ma discreto, anche vista la presenza del premier Conte, che al termine della sua giornata assisana, nel primo pomeriggio, si è concesso anche un bagno di folla tra applausi e selfie.
Per il premier (che commentando con i giornalisti le dichiarazioni del commissario europeo Pierre Moscovici sul governo xenofobo e populista in Italia, ha dichiarato: “Ho letto quelle dichiarazioni ma se abbiamo un problema oggi in Europa è che si è creato un certo distacco fra le istituzioni e le genti europee. Le istituzioni europee dovrebbero essere più populiste, cercando di cogliere meglio le istanze delle genti”) il pranzo è stato ‘multi-etnico’, nel segno delle eccellenze delle due regioni: mozzarella di bufala campana, parmigiana, pasta di gragnano con zucchine, melanzane e pomodori San Marzano, Tacchino e cipolle di Cannara, babà e pastiera. Durante il pranzo il vino solidale, al termine il limoncello amalfitano.
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La giornata del 4, oltre che con i i vespri pontificali presieduti dal vescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, monsignor Orazio Soricelli, cui ha preso parte anche il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa e la benedizione all’Italia e al mondo, si è chiusa con la firma della Carta dei sindaci solidali che “vuole essere – ha sottolineato padre Enzo Fortunato, portavoce della Sala stampa del Sacro Convento – un segno di solidarietà che coniuga spiritualità francescana con l’impegno delle istituzioni che guidano le comunità“. Ogni anno la regione che offre l’olio potrà adottare la carta, dandole il nome.
Grande successo anche per le iniziative collaterali alla festa, che continua anche il 5 ottobre, giorno della fiera di San Francesco (tante le bancarelle e gli assisani, ma anche cittadini dei Comuni limitrofi, a comprare le merci nel centro storico) e della tombola dell’Aucc di Assisi. I proventi delle cartelle vanno in beneficenza, e nello specifico a due servizi – la riabilitazione fisioterapica oncologica e l’ambulatorio di psico-oncologia – attivati all’ospedale di Assisi.
Non è mancato il Premio Dattini, in memoria di un uomo che “ha dato uno splendido esempio di come essere solidali con gli altri, ascoltando anche i più umili”, è stato assegnato alla Pro loco di Cetara, in provincia di Salerno, con la pubblicazione “Una sponda del Mediterraneo”. “L’uomo cetarese, il pescatore libero da tutto tranne che dal mare – si legge nella motivazione che ha portato all’assegnazione del riconoscimento –. La sua storia, la sua gente, la sua geografia traggono linfa vitale dal colore del suo mare”. Seconde, ex aequo, le Pro Loco di Mercogliano, Minori, Alta Irpinia, Morra de Sanctis, Auletta, Montesarchio, Morcone.
(modificato alle 14.50)