In occasione dell’anniversario del ventennale della morte di Gemma Fortini, giornalista, scrittrice e storica, figlia di Arnaldo, emerito di studi francescani, avvocato e podestà-sindaco di Assisi, il sindaco Stefania Proietti ha portato un mazzo di fiori sulla sua tomba.
Prima della visita al cimitero monumentale, il sindaco si è recato anche a villa Fortini dove è stata ricevuta dalla figlia Donatella Radicetti e qui ha potuto ammirare e apprezzare i tantissimi libri della biblioteca di famiglia e dell’archivio dove è raccontata la storia della città. “Mi è sembrato doveroso – ha affermato il sindaco – rendere omaggio a una figlia illustre della nostra città, Gemma Fortini è stata una donna di grandissimo spessore culturale e umano, tantissimi concittadini ne conservano un ricordo affettuoso. Come amministrazione comunale non potevamo far cadere nell’oblio una ricorrenza come questa”.
Nel corso del cordiale colloquio è stata ripercorsa la vita di Gemma Fortini che, dopo la laurea in lettere all’università La Sapienza di Roma, diventò un sapiente punto di riferimento della città d’Assisi e dell’Umbria e per lunghi anni ricoprì anche il ruolo di corrispondente dall’Umbria per quotidiani come il Giornale d’Italia, la Nazione e il Tempo. Senza mai lasciare la città natale di cui ha scritto tanto e sempre con toni affettuosi, ebbe modo d’intervistare illustri personaggi, intellettuali e artisti, ma custodì anche con devozione l’eredità letteraria e storica del padre. Fu una scrittrice eclettica e originale, esperta della storia francescana, ne studiò l’origine e l’evoluzione, fino a ipotizzare la tesi che voleva San Francesco d’Assisi come discendente di una famiglia ebraica convertita. Scrisse anche delle ragioni in base alle quali il Sommo Poeta era attirato da Francesco tanto da definirlo un Sole (“Dante francescano”) e regalò infinite emozioni nelle pagine in “Assisi Rinnovata”.