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Assisi, Polizia scopre giro di spaccio in un noto bar

Già da tempo, un lungo e capillare lavoro investigativo basato su diversificate attività informative ha permesso agli agenti del Commissariato di Assisi di delineare un quadro ben preciso del giro di spaccio di sostanze stupefacenti tra i ragazzi del territorio di Assisi, Santa Maria degli Angeli e Bastia, riuscendo altresì ad individuare le figure che più di altre hanno assunto rilievo nel giro. Dopo il duplice arresto, avvenuto nel maggio scorso, dei due noti spacciatori di origine albanese che si erano ritagliati un ruolo di spicco nello spaccio di cocaina e marijuana nella zona, la polizia di Assisi ha continuato senza sosta la propria attività di contrasto e prevenzione di simili reati, intensificando i controlli nelle zone maggiormente frequentate dai giovanissimi.

Nei giorni scorsi gli agenti dell’Ufficio Anticrimine, coordinati dall’Ispettore Capo Valter Stoppini, nel corso di un controllo effettuato presso un noto bar di Santa Maria degli Angeli già segnalato come luogo di spaccio, hanno notato, seduto allo stesso tavolo, un gruppo di ragazzi, uno dei quali, alla vista degli stessi, ha tentato nervosamente di occultare ciò che aveva in mano. Gli operatori hanno proceduto immediatamente al controllo del giovane che, sentitosi scoperto, ha deciso di consegnare spontaneamente un involucro di cellophane contenente della marijuana, per la quale è stato segnalato alla locale Prefettura come assuntore di sostanza stupefacente.

Nel frattempo però un altro dei ragazzi seduti al tavolo ha lasciato cadere a terra una busta trasparente che, prontamente raccolta dagli agenti, si scopriva contenere ben sette involucri distinti di sostanza stupefacente che le successive analisi del medico legale hanno accertato essere marijuana, contenente un quantitativo di principio attivo (THC) tale da poterne estrarre circa 21 dosi. L’erba era stata confezionata nello stesso identico modo di quella consegnata spontaneamente dall’altro giovane, al quale lui stesso l’aveva ceduta.

Il ragazzo, T.X., ventenne, nato a Napoli ma di origini albanesi e da tempo residente a Bastia Umbra, è ben noto alle Forze dell’Ordine per i suoi numerosi e gravi precedenti di polizia per i quali ha ottenuto anche la misura di prevenzione dell’avviso orale irrogatagli dal Questore della Provincia di Perugia nell’ottobre dell’anno scorso, e ha tuttora pendente la proposta per quella più grave della sorveglianza speciale di P.S.

Consapevole di quello a cui sarebbe andato incontro, ovvero la denuncia per violazione degli obblighi dell’autorità giudiziaria che potrebbe farlo tornare alla misura ben più restrittiva gli arresti domiciliari, T.X., in preda alla collera, ha iniziato ad inveire contro gli agenti, dando in escandescenza e urlando ad alta voce offese ed ingiurie pesanti nei confronti degli stessi. Così inevitabile è scattata per lui anche la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, la terza da mettere sul suo conto.