Categorie: Cronaca Perugia

Assisi, polizia interviene per lite in famiglia e scopre arsenale

Intervento ad Assisi da parte dei poliziotti della Volante che sono intervenuti su quella che sembrava essere una ordinaria lite in famiglia. All’arrivo degli agenti una 44enne, visibilmente scossa e agitata, ha raccontato di aver avuto una banale discussione con il fratello cinquantenne per la gestione della casa materna nella quale la donna viveva, poi degenerata in una violenta aggressione. Il fratello infatti, in preda ad un attacco d’ira, l’aveva afferrata al collo per colpirla poi con un violento schiaffo al volto. Evidenti i segni delle percosse subite: graffi, escoriazioni e lividi. A quel punto la donna, spaventata, si è rifugiata in camera e, chiusa a chiave la porta, ha chiesto l’intervento del 113 per chiedere aiuto. Nel frattempo però il fratello aveva lasciato la casa per fare ritorno nella propria abitazione di Perugia. Gli agenti, di fronte alla violenza sulla sorella, hanno scoperto che l’uomo era titolare di una licenza di porto di fucile e deteneva regolarmente delle armi.

Giunti a Perugia presso l’abitazione dell’uomo per una verifica sulle armi detenute, gli agenti hanno scoperto dentro un arsenale: un revolver e le relative munizioni non denunciate, una doppietta apparentemente disattivata. In realtà le operazioni di disattivazione erano state effettuate non correttamente rispetto a quanto prescritto dalla legislazione in materia. Per l’uomo è scattata a quel punto inevitabile la denuncia per il reato di cui all’art. 697 c.p. per aver omesso di denunciare la detenzione di munizionamento e, in base alla Legge 895/67, dovrà anche rispondere del reato di detenzione illegale di munizionamento da guerra e di armi che grazie anche al personale specializzato della Polizia Amministrativa giunto in ausilio, sono state sottoposte a sequestro penale.  All’uomo è stato ritirato a titolo cautelativo anche la licenza di porto d’armi per evitare che possa acquistare e detenere nuove armi.