Quattro ipotesi di lavoro, ma anche un’idea alternativa che – lanciata dalla presidente della Regione ed ex sindaca Stefania Proietti – scatena le ironie dell’opposizione di Fratelli d’Italia, visto che la stessa giunta proiettiana (di cui quella stoppiniana è diretta erede) aveva previsto due ascensori, seppur con minore impatto.
Incontro molto partecipato quello che si è tenuto lunedì pomeriggio a Palazzo Bonacquisti sul futuro di Porta Nuova, dove dopo il fine vita della scala mobile nel 2016, l’infrastruttura è stata portata avanti per altri nove anni con interventi di “rattoppo”, fin quando una serie di guasti non ha convinto la giunta a chiudere l’impianto a luglio del 2025, dando il via al progetto della coppia di ascensori i cui lavori dovrebbero partire nel 2026.
Un progetto che in realtà è quadruplo, visto che l’architetto Tito Berti Nulli di Sintagma Srl è intervenuto l’architetto Tito Berti-Nulli, che ha illustrato le ipotesi progettuali e i relativi costi: ascensore inclinato, che segue il declivio naturale del terreno: costo stimato tra 6 e 7 milioni di euro; o ascensore verticale, ma in tre varianti: a) verticale esterno: 2,9 milioni di euro; b) verticale interno: 6,5 milioni di euro; c) verticale con parte interrata: 3,5 milioni di euro. Tutte le soluzioni prevedono uscite al livello o al di sotto dei giardini di Porta Nuova, ma a “pepare” un’assemblea già di suo animata è arrivato l’intervento della presidente Proietti, che all’ascensore esterno ha fatto sapere di preferire una nuova scala mobile e un ascensore dimensionato per persone in carrozzina per disabili.
Presa di posizione che scatena le ironie della capogruppo di FdI Serena Morosi e del consigliere Daniele Martellini, che ricordano come “con delibera del giugno 2024, quindi con Proietti sindaco, la giunta aveva espresso l’intenzione di realizzare 2 blocchi di ascensori (seppur di piccola portata, 12 persone ciascuno), con l’obiettivo implicito di mitigare l’impatto ambientale, mentre ora emerge che l’impatto ambientale sarà massimizzato, con un ecomostro da 4,9 milioni di euro, con capacità triplicata (fino a 66 persone) e una torre a vista alta quasi 25 metri”. E al netto della confusione sul progetto, Fratelli d’Italia sottolinea come “la giunta è stata costretta a convocare un incontro sulla questione solo dopo la nostra ferma richiesta di accesso agli atti e la legittima mobilitazione del Comitato spontaneo di Cittadini. Questa tardiva apertura non può sanare l’opacità con cui si è proceduto su un progetto destinato a incidere in modo irreversibile sul profilo storico e paesaggistico della nostra Città, Patrimonio Mondiale UNESCO. Non siamo contro il rinnovamento, ma siamo radicalmente contro lo scempio. Esigiamo che l’unica soluzione percorribile sia quella paesaggisticamente meno impattante”.
E il comitato di cittadini – che sul tema ha interessato anche il Ministero della Cultura, visto che il tutto sorgerebbe in pieno territorio Unesco – torna all’attacco: “Numerosi dettagli progettuali non sono stati illustrati o lo sono stati in modo parziale e diseguale, rendendo difficile una valutazione complessiva dell’impatto delle diverse soluzioni”. I cittadini hanno sollevato dubbi sulla proporzionalità dell’intervento e sulla necessità di valutare soluzioni meno impattanti; a oggi l’area è vissuta anche da famiglie e bimbi grazie ai giardinetti che un domani – è il rischio – sarebbero “solo” un’area di accesso agli ascensori: presa d’assalto dai turisti e tolta, anche questo, ai sempre più scarsi residenti.

