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ASSISI PAX ED IL PERDONO LAICO

Pubblichiamo il nuovo intervento di Padre Polidoro responsabile di Assisi Pax. “Carissimi/e, lo abbiamo già detto ed ora lo ripetiamo; la conflittualità, così diffusa quasi in tutti i livelli della società, è il vero grande ostacolo per una civiltà di pace. La conflittualità, infatti, ci porta a vivere ogni relazione con le persone e nei confronti di ogni altro essere, come un rapporto di violenza. Nella mentalità conflittuale, la ricchezza non la si suda, ma la si scippa. Ricordate il tempo del colonialismo? Si occupava il territorio di una nazione debole od arretrata e, con le più varie scuse umanitarie, lo si dominava e sfruttava. E', più o meno, la stessa cosa che si fa quando affrontiamo con mentalità di conflitto, l'economia, la posizione sociale, i convincimenti ideologici, gli spazi fisici o morali.Costruire una civiltà di pace, invece, vuol dire aprire un rapporto al positivo con ogni creatura. E ciò, immagino che lo sappiate.Ora però desidero aggiungere una notazione pratica di cui abbiamo ugente bisogno: per vivere la positività, abbiamo necessità di un continuo perdono reciproco. Faccio un esempio: io, quando vi scrivo o quando mi relaziono con voi, posso usare involontariamente parole o toni di voce che per voi suonano offesa (ognuno di noi è un mondo a sé). Ora, se voi non mi perdonate o scusate sempre, come certamente fate, nel vostro animo si insidia un germe che dallo scontento può condurre alla rabbia ed al conflitto. Ecco allora la necessità di una abitudine al perdono per cui non ci sentiamo offesi e si resta amici. E così dovrebbe essere soprattutto quando ci fosse una vera animosità. Perdono dunque. Noi siamo abituati ad usare la parola perdono solo all'interno della chiesa, ed invece ora scopriamo che il perdono continuo è anche una necessaria virtù laica senza di cui una relazione, un matrimonio, una famiglia, una nazione … non possono vivere. Vi prego, pensateci.E Dio vi benedica.fr. GianMaria Polidoro”