Alessia Chiriatti
Si è tenuto questo pomeriggio l'incontro tra il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Cardinale Ravasi: a moderare la discussione il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. In un'Assisi blindata, dopo l'allarme bomba di ieri, i due relatori hanno riannodato i fili tra laicità e religiosità, per un convegno dal titolo fin troppo audace. “Dio questo sconosciuto”, questo il nome del ciclo di incontri che vede la città di Francesco al centro di meeting con autorità e intellettuali laici e cattolici, fino a domani 6 ottobre (ndr).
“Dio questo sconosciuto” – La piazza della Basilica inferiore era gremita di gente, attenta ad ascoltare il Cardinale Ravasi e Giorgio Napolitano: accanto alla stampa, nazionale e locale, anche fedeli e laici, che per l'occasione hanno avuto modo di visitare i luoghi di culto del Santo Patrono d'Italia, in occasione della festa del 4 ottobre. Tante le autorità presenti: accanto al Ministro degli Interni Rosanna Cancellieri, anche il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali e il Presidente del la Provincia di Perugia Guasticchi. I saluti del sindaco di Assisi Ricci e della governatrice della Regione Umbria Catiuscia Marini e del vescovo di Assisi hanno preceduto l'arrivo sul palco dei due attesi conferenzieri. Anche il custode del convento dei francescani di Assisi è voluto intervenire.
Il dialogo come incontro e come mezzo portatore di valori è stato al centro del dibattito, animato anche da De Bortoli, che, seppur sobriamente, come si addiceva all'evento, ha voluto anche chiedere a Napolitano e Ravasi se avessero mai perso la fede, laica o religiosa. Il tutto legato al tema della sobrietà e della umiltà che la figura di San Francesco ispira, e che invece sembra mancare dalle cronache politiche degli ultimi tempi: in questi termini si sono infatti espressi sia la Presidente Marini sia il Presidente Napolitano, che non hanno voluto lasciar passare inosservato come dovrebbe essere il senso dell'etica a tornare in campo e a riconquistare il centro del dibattito politico – istituzionale. Napolitano ha parlato di “scivolamento del costume”, di “inadeguatezza del quadro politico”, che non fanno altro se non creare un “fuorviante rifiuto della politica”. Parole forti, che hanno immediatamente avuto risposta con il fragoroso applauso del pubblico. Il paragone che ha tenuto le fila di tutto il discorso del Presidente Napolitano è stato quello della Costituente, durante i cui lavori si incontrarono più spiriti, laici e cattolici, ma sobri ed in grado di salvaguardare principi inalienabili dell'essere umano. Nel suo intervento hanno trovato posto personaggi come Thomas Mann, Benedetto Croce, sulle cui parole Napolitano si è commosso, La Pira, Togliatti e soprattutto Bobbio.
Il muro tra palazzo e tempio, lo smarrimento delle anime dei fedeli, le parole di Einstein, di Wilde, ma anche “l'amoralità, la banalità e l'indifferenza” che ci avvolge in questi anni sono stati tra i messaggi del Cardinale Ravasi, un uomo di chiesa che ha saputo guardare al laicismo in maniera non distaccata, ma anzi integrata a ciò che sono la religione e il modo di concepire la parola di Dio. Alla fine dell'incontro è stato poi inaugurato il nuovo portale, che consente un viaggio multimediale nella Basilica di San Francesco, oltre che tenere informati fedeli e visitatori di eventi e novità ad Assisi.
Il sisma – Importante poi il riferimento all'operato da Ministro degli Interni di Giorgio Napolitano all'epoca del sisma del 1997, che colpì violentemente anche Assisi. Per le autorità presenti è stato un modo per ricordare la spinta e la capacità delle autonomie locali nella costruzione del tessuto sociale e istituzionale, fatto anche di multiculturalismo. Assisi da quel terremoto seppe rialzarsi con forza, con lo spirito ed il messaggio di pace tipici della città di Francesco.
Il programma – Il convegno è proseguito con Susanna Camusso, Franco Bernabè, Mauro Moretti e Mario Orfeo. Si continua anche domani 6 ottobre con Umberto Galimberti, Lucia Annunziata, Padre Zanotelli, Federico Rampini e il Ministro Corrado Passera.
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Foto di Marco Ferretti
