Assisi

Dalla Basilica di San Francesco ad Assisi un messaggio di pace e speranza per il Medio Oriente | Il bambinello riposa sulle bandiere di Israele e Palestina

Dalla Piazza Inferiore di San Francesco parte un messaggio di speranza pace, dialogo e fraternità in Medio Oriente. Quest’anno la Comunità del Sacro Convento di Assisi ha deciso di dedicare l’accensione e benedizione dell’albero e del presepe, i due simboli del Natale, a uno dei più grandi e tragici conflitti del mondo, quello israelo-palestinese.

A portare le loro testimonianze, tre giovani israeliani e palestinesi provenienti dalle terre del conflitto Israelo-Palestinese: Ori Ben Horin, Shireen Jayousi e Juan Shehade, mentre come messaggio di pace le bandiere di Israele e della Palestina sono state messe insieme nella culla del bambinello. La scelta di questo gesto simbolico è stata fatta perché, ha spiegato padre Enzo Fortunato, il conflitto israelo-palestinese “è la madre di tutte le guerre”.

Ma la cerimonia del giorno dell’Immacolata, aperta dal Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, è stata anche l’occasione per consegnare, come da qualche anno a questa parte, i doni alle famiglie più bisognose. Accensione di albero (illuminato da 40.000 luci a led e che arriva dal dal vivaio forestale regionale “Carboniere” di Castello del Matese) e presepe sono state precedute da una messa nella Basilica Inferiore presieduta dal Presidente della CEI Gualtiero Bassetti, che ha poi partecipato alla cerimonia insieme alla fondatrice della Fondazione Beresheet LaShalom, Angelica Calo Livnè e a – tra gli altri – l’Abate Ordinario di Montevergine, padre Riccardo Luca Guariglia, la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l’assessore al turismo della Regione Campania, Corrado Matera, il cofondatore della Fondazione Beresheet LaShalom, Yeuda Calo Livnè, i referenti dell’Associazione Presepistica Napoletana e dell’Associazione Italiana Amici del Presepio di Napoli.

Durante le celebrazioni è stato espresso il cordoglio sia da parte della comunità francescana che dal presidente della Cei Bassetti per le vittime dell’assurda tragedia avvenuta la notte scorsa a Corinaldo.

“Mi unisco al cordoglio dell’Italia – ha detto il presidente della Conferenza episcopale italiana – per quello che è successo questa notte. Penso ai ragazzi deceduti, penso ai feriti gravi, penso alle loro famiglie. Dopo la recente esperienza del Sinodo dei giovani, dove tanto abbiamo parlato dei giovani con tanto amore, questa tragedia mi colpisce ancora di più”. Il dolore per questa tragedia è stato espresso anche dal custode del Sacro convento, padre Mauro Gambetti, e dal direttore della sala stampa padre Enzo Fortunato.

Oltre all’albero di Natale dei frati di San Francesco, nella piazza inferiore della Basilica è stato installato un presepe di circa 100 mq dedicato alle opere di misericordia e al dialogo in Terra Santa. Il Presepe arriva dall’Abbazia di Montevergine ed è composto da 18 pastori in terracotta di 2 metri e una scenografia alta 7. All’interno del Chiostro del Sacro Convento è stata allestita una mostra, curata dall’architetto Marco Capasso, composta da 14 scene della tradizione presepiale napoletana.

E se la Campania ha ‘bissato’ l’offerta dopo essere stata protagonista durante le celebrazioni del 4 ottobre, anche Assisi era presente, con i canti tradizionali natalizi. Durante la cerimonia si è infatti esibito il coro di voci bianche composto da 200 alunni dell’Istituto Comprensivo Assisi 1 della Scuola primaria Rivotorto e della Scuola primaria Sant’Antonio e della Scuola secondaria Frate Francesco, diretto da Giulia Maccabei e accompagnato al pianoforte dal M° Emiliano Piermatti.

Al termine un doppio spettacolo di fuochi d’artificio, prima ad Assisi e poi a Santa Maria degli Angeli.

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