“Ripensare a un modello di sviluppo partendo da un’economia solida, basata su partecipazione, sostenibilità, inclusione e giustizia sociale”. Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha aperto il suo intervento all’incontro ‘Lavoro e Partecipazione’ promosso dalla ‘Scuola diocesana socio-politica Giuseppe Toniolo’ che si è tenuto all’Istituto Serafico di Assisi. Un modo per continuare il dialogo tra chiesa – la scuola sociopolitica è organizzata dalla diocesi di Assisi – Nocera – Gualdo – e sindacati, dopo l’incontro con Maurizio Landini dei giorni scorsi.
Per Sbarra (che ha tra l’altro lodato la decisione di tenere ad Assisi la prima giornata “aperta” del G7 inclusione e disabilità), il lavoro in questi anni è stato “a lungo calpestato, a vantaggio del profitto e di un mercato che lo ha posto alla stregua di qualunque altra merce, e il risultato è sotto gli occhi di tutti: aumento della povertà, disuguaglianze, precarietà, tante donne imprigionate in carriere frammentate e part-time involontari, continui incidenti sul lavoro. Per questo – le parole di Luigi Sbarra – è necessario ripensare a un nuovo modello di sviluppo, costruendo un’economia sociale di mercato basata su partecipazione, sostenibilità, inclusione, giustizia sociale: un’economia al servizio delle persone”.
Nel suo intervento la presidente del Serafico, e direttrice della scuola, Francesca Di Maolo, ha declinato il tema del lavoro in chiave inclusiva, ribadendo la necessità di aumentare gli sforzi nell’ambito dell’inclusione specialmente sotto il profilo culturale.