Un vero e proprio abbandono ingiustificato quello verificatosi nei giorni scorsi ai danni di una nonnina 91enne di Assisi proprio per mano della persona alle cui cure era stata affidata.
Gli agenti del Commissariato di Assisi, diretto dal Commissario Capo della Polizia di Stato Francesca D. Di Luca, hanno infatti raccolto la denuncia della figlia della vittima, potendo così ricostruire tutto l’accaduto.
La badante, una cittadina romena, 55enne, incensurata, era stata assunta dalla donna con regolare contratto di lavoro domestico perchè si occupasse dell’anziana madre, malata da tempo e per questo bisognosa di cure e assistenza continue.
I rapporti tra la badante e l’anziana signora non erano mai stati contrassegnati da momenti di difficoltà o insofferenza tanto che nulla avrebbe lasciato presagire quello che poi sarebbe avvenuto.
Un pomeriggio alla figlia della 91enne, arriva la telefonata con la quale la badante rumena, avvisava, senza dare alcuna spiegazione, che sarebbe partita di li a pochi minuti, pronta a lasciare tutto e tutti, compresa l’anziana affidata alle sue cure.
La donna, preoccupata per le sorti della madre non autosufficiente, si è precipitata a casa dove ha trovato l’anziana ancora nel letto; della badante nessuna traccia. La cittadina romena aveva portato via le sue cose e staccato il cellulare che da quel momento non avrebbe dato più segni di vita.
Da quel giorno, sono stati tutti a vuoto i tentativi di rintracciare la donna sulla quale pende però una denuncia per abbandono di incapace, reato che prevede per chiunque abbandoni una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa e della quale abbia la custodia o debba avere cura, alla pena della reclusione da sei mesi a cinque anni.