Sottolineato, nei vari interventi, come le soluzioni adel governo siano del tutto inadeguate, per quantità di risorse, per assunzione di personale precario
Ampia partecipazione all’ ASSEMBLEA POPOLARE PER LA SCUOLA PUBBLICA del 29 agosto.
Una volontà forte di lotta per una scuola che con la pandemia ha mostrato tutte le sue insufficienze, “figlie di decenni di tagli di risorse da parte di tutti i governi di ogni tendenza, con la drastica riduzione del personale scolastico a partire dagli insegnanti, della loro ulteriore precarizzazione, dell’abbandono degli edifici scolastici a se stessi, sempre più inadeguati, tenuti in piedi con soluzioni tampone e delegando ai privati soluzioni d’emergenza”.
Così la nota stampa del Coordinamento Studenti e lavoratori per la Scuola Pubblica di Spoleto.
“Una scuola – prosegue il comunicato–che ha accentuato le sue disuguaglianze, tra territori, ceti popolari e borghesi, indirizzi scolastici, che di fatto negano una vera istruzione ad una ampia fascia di studenti, accentuando il carattere classista dell’istruzione in Italia.
Con la pandemia poi si assiste al tentativo di svuotare ulteriormente la funzione formativa e sociale della scuola con la didattica a distanza che da soluzione d’emergenza si vuole trasformare in forma prevalente di istruzione.
E’ stato sottolineato, nei vari interventi, come le soluzioni messe in atto dal governo siano del tutto inadeguate, per quantità di risorse, per assunzione di personale precario, ancor più precario dei precari storici, senza alcun diritto e con la prospettiva dell’immediato licenziamento a seguito di nuova chiusura, e nessun piano per l’edilizia scolastica.
“Tutto ciò lascerà immutata– aggiunge la nota- la realtà scolastica italiana con l’aggravante che la crisi sanitaria si sommerà alla realtà di una scuola di classe.
Si è detto infine che se ne esce solo se si rompe il gioco della finta contraddizione tra sovranismo nazionalista e liberismo, tutto interno alle forze dominanti della borghesia capitalista ( che ha occupato negli ultimi anni la scena politica), riportando al centro dello scontro politico l’unica vera contraddizione, quella di classe, tra capitale e lavoro, in quanto è il prevalere del primo che colpisce il lavoro e insieme ad esso il suo carattere sociale, istruzione compresa.
L’assemblea di Spoleto di ieri- conclude il comunicato- la sua significativa riuscita, ci dice che tutto ciò è possibile, per questo i tanti presenti si sono impegnati a preparare nuove scadenze, nove iniziative e più efficaci e generali forme di collegamento e coordinamento per la crescita di un movimento che sta mostrando nuova vitalità come mostrano le manifestazione previste per settembre e insieme a ciò raggiungere l’obiettivo di una forte unità con le lotte dei lavoratori oggi in atto nel paese.
Il 14 giugno i lavoratori e gli studenti della scuola non si faranno trovare impreparati, questo ha detto l’assemblea di ieri.