Le associazioni sportive dilettantistiche di tutta la provincia di Perugia si sono date appuntamento, sulle piste di Todi, per il Memorial di ruzzolone “Giacomo Camilli”.
Tanti i partecipanti per un evento che, da sempre, richiama sport e socializzazione nel ricordo di una figura indimenticabile legata a una delle più partecipate discipline della Figest, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali. Il lancio del ruzzolone, infatti, è di casa in Umbria. Detto anche lancio della buzzica o del rutolone, è un gioco che deriva da quello del lancio della forma di formaggio. Si pratica con un disco di legno del diametro di 26 centimetri, lo spessore di 6 e il peso non inferiore a 2 chilogrammi, e una cordella.
Quest’ultima presenta un anello a un’estremità per infilarvi il braccio ed uno zeppo, o rocchetto o croccolo, per impugnare più saldamente l’attrezzo al momento del lancio. La partita consiste nel lanciare il ruzzolone lungo un percorso stabilito. Vince chi copre lo stesso percorso col minor numero di lanci. In caso di parità di lanci vince chi ha oltrepassato il traguardo, con l’ultimo lancio valido, per una distanza maggiore di quella dell’avversario. Di solito si gioca sia all’andata che al ritorno sulla stessa pista.
Al Memorial “Giacomo Camilli” presenti anche tante autorità, tra cui il vice sindaco della città di Todi, Claudio Randicchio, Giuseppe Merli in rappresentanza del Coni Umbria, il consigliere federale Figest Claudio Vernaccia, il presidente provinciale di specialità ruzzolone, Gianni Righi, oltre al presidente della Asd Todi, Bruno Sassonia. Presente alla giornata anche la famiglia Camilli che, con commozione, ha preso parte alle premiazioni finali.