E’ una selezione delle migliori produzioni agroalimentari di filiera corta, provenienti da aziende agricole del territorio, quella prevista dalla fortunata formula de “Il Pasto del Posto”. Sapori, profumi e consistenze tipiche della terra orvietana saranno i protagonisti nella degustazione gratuita organizzata dal partenariato “Terre d’Orvieto”.
“Assaggi di Natale” è il titolo che accompagnerà questo nuovo appuntamento che si terrà nell’Atrio di Palazzo dei Sette sabato 7 dicembre dalle ore 17:30 alle ore 20:00 all’interno della cornice di appuntamenti promossi dal comune “A Natale regalati Orvieto”.
Un evento pre-natalizio, dunque, il cui obiettivo è quello di esaltare profumi e sapori di filiera corta che, gratuitamente, si offriranno al palato e al giudizio dei partecipanti. Si potranno conoscere le meravigliose produzioni casearie e i fantastici artigiani del latte, i grani antichi (colpevolmente dimenticati) e il loro pane, il corteo di deliziosi legumi, il superbo olio evo e un corposo catalogo di vini. Tutto questo all’insegna dell’onesto e gioioso piacere del convivio.
Un giacimento di gusti sorprendenti in grado di tenere insieme qualità organolettiche e varietà dei sapori, conservazione dei paesaggi rurali, salute e benessere.
Tra un assaggio e l’altro, inoltre, si potrà assistere al cooking show a cura di Riccardo Manieri dell’officina del gusto orvietana FE3.Ø.Lo chef si metterà in mostra cucinando dal vivo deliziosi piatti utilizzando, ovviamente, i prodotti a Km0 del Partenariato, svelerà trucchi e ricette e risponderà alle domande dei commensali. Ad accompagnare l’evento ci sarà anche la musica con i Madama’s Trio della Scuola Comunale di Musica A.Casasole.
Tutto questo rientra nell’iniziativa finanziata dal PSR per l’Umbria misura 16.4.2.1 nata con la finalità della promozione delle filiere corte nei mercati locali, favorendo la conoscenza delle produzioni anche attraverso il contatto diretto con quanti ne sono artefici.
Non a caso, dunque, Terre d’Orvieto è un partenariato che intende promuovere un diverso e migliore modo di mangiare e di bere, legandoli indissolubilmente al nostro territorio. Non solo “chilometri zero” ma anche un’attenzione maniacale alla qualità dei prodotti, alla cura e alla salvaguardia della terra e di chi la abita.