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ASPERGER E AUTISMO AD ALTO FUNZIONAMENTO, LA RICERCA DELLO PSICOLOGO DAVIDE MOSCONE

A Foligno, l’11 giugno prossimo, presso la Sala Alesini dell’Ospedale San Giovanni Battista si terrà un Seminario su Autismo ad alto Funzionamento e Sindrome di Asperger, organizzato dalle associazioni Angsa Umbria e Gruppo Asperger. L'iniziativa, svolta in collaborazione con le ASL 2 di Perugia e la ASL 3 di Foligno, ha ricevuto anche il patrocinio degli enti locali.

A questo proposito pubblichiamo l’articolo del Dottor Davide Moscone, giovane psicologo che può già vantare un’importante formazione specifica sulla sindrome di Asperger. Ecco il testo:

“Tutte le linee guida internazionali sul trattamento delle persone con Sindrome di Asperger (SA) o autismo ad alto funzionamento concordano sulla necessità di favorire la creazione di un lavoro di rete. Si auspica quindi una vera condivisione dello stesso programma di intervento tra i vari contesti di vita della persona interessata: famiglia, scuola e servizi territoriali di neuropsichiatria e psichiatria e altre associazioni di natura sociale.
La persona con SA ha bisogno di seguire un intervento psicoeducativo di tipo cognitivo comportamentale, che includa essenzialmente un training alle abilità sociali e al riconoscimento e alla gestione delle emozioni. In aggiunta, la persona con SA ha bisogno di una persona che l’accompagni nella vita di tutti giorni, fungendo da “interfaccia sociale” nel sottile lavoro di decodifica dei codici di condotta sottintesi che regolano il nostro vivere sociale.
In Italia si sta cercando di offrire alle famiglie questo tipo di figura, grazie al lavoro di psicologi coordinati dalla dott.ssa Flavia Caretto, psicologa e docente a contratto presso l’Università Tor Vergata di Roma, in collaborazione con l’Associazione Gruppo Asperger ONLUS (www.asperger.it). Tale figura di sostegno alla persona con SA viene chiamata Compagno Adulto.
Ricercando in rete forme di sostegno all’indipendenza e alla socializzazione simili a quella appena descritta, sono venuto a conoscenza di esperienze interessanti soprattutto nel Regno Unito. In Inghilterra è presente un ente nazionale di beneficienza che si chiama Mentoring and Befriending Foundation (MBF) che provvede a creare, supervisionare e diffondere, in accordo con il governo, programmi di mentoring e befriending su base volontaria in tutto il paese.
Attualmente la MBF ha all’attivo 3500 progetti di mentoring e befriending, ma il numero è in costante aumento data l’efficacia riscontrata, e anche documentata in studi di casi e ricerche, nel ridurre l’esclusione sociale di alcune categorie di persone. Il successo e la diffusione di questi programmi, per i quali sono stati definiti a livello nazionale degli standard di qualità chiamati Approved Provider Standards (APS), sta nel fatto che l’intervento del mentore alleggerisce il carico della spesa pubblica sanitaria, prevenendo l’acuirsi di condizioni di malessere psichico che altrimenti sarebbero sfociate in situazioni più gravi, ovvero un costo maggiore per la collettività.
La MBF riunisce e coordina le attività delle associazioni di volontariato, già presenti nel territorio, fornendo loro consigli e assistenza di ogni tipo, ma soprattutto buone prassi di intervento.
Tra i progetti approvati e sostenuti dalla MBF troviamo ASpire, promosso da Impetus, un ente di beneficenza attivo a Brighton e Hove nella parte sud orientale dell’Inghilterra. ASpire è parte di un progetto attivo dal novembre 2005, che è stato rifinanziato più volte tramite il Fondo Sociale Europeo, per i buoni risultati che ha conseguito, come è documentato dallo studio di McGowan et al (2009).
Questo progetto aiuta gli adulti con SA o autismo ad alto funzionamento ad affrontare le loro difficoltà sociali nella scuola, nella formazione professionale e nel lavoro, attraverso il mentoring. Oltre al sostegno diretto alle persone con SA, sono previsti servizi di consulenza ai datori di lavoro, alle università, alle scuole ed altre organizzazioni che lavorano con persone con SA e autismo ad alto funzionamento.
ASpire offre alla persona con SA un mentore volontario che è un misto tra un amico, una guida e a volte un insegnante, con il quale condividere delle attività di tempo libero, una volta a settimana per circa un’ora. La filosofia dell’ASpire è quella di contribuire in modo significativo e rispettoso delle differenze proprie della persona neuro diversa, al raggiungimento della consapevolezza di sé, alla fiducia in sé stessi e all’auto-efficacia.
Un altro progetto di volontariato, ramificato in molte aree dell’Inghilterra, in favore delle persone appartenenti allo spettro autistico è quello organizzato dalla National Autistic Society (NAS). La NAS all’interno delle proprie attività di volontariato prevede una sezione befriending, rivolta specificamente al supporto sia della famiglia che della persona, all’interno di tutto lo spettro autistico. Le richieste di aspiranti volontari per questo servizio, inoltrate tramite un apposito form da compilare online, vengono accuratamente selezionate dal personale della NAS tramite referenze e colloqui.
Chiunque nella famiglia, da un genitore ad un fratello, può richiedere un befriender, anche la stessa persona con autismo; questa, tramite un apposito modulo può esprimere le sue preferenze circa cosa gli piace o non gli piace fare, come comunica e come vorrebbe che gli altri comunicassero con lei, la fascia oraria degli incontri, le attività che gli piacerebbe svolgere ecc.
Il befriender trascorre qualche ora a settimana con una persona con autismo o SA o con la sua famiglia, svolgendo varie attività quotidiane come aiutare a fare la spesa, portare il bambino al parco per una passeggiata, accompagnare un ragazzo ad un’attività fuori casa, pranzare o veder un film con un adulto, trascorrere del tempo ascoltando e parlando con un membro della famiglia oppure offrendo alla coppia genitoriale una pausa per trascorre del tempo con il proprio coniuge o con un altro figlio.
Di recente la NAS ha arricchito la sua offerta di servizi in favore delle famiglie e delle persone con SA e autismo ad alto funzionamento che vivono a Londra e nel South East, mettendo a disposizione l’e-befriender, ovvero una piattaforma web che permette di offrire il befriending tramite l’utilizzo di email e di una chat in grado di proteggere l’identità dei partecipanti”.