Uil-Fpl e Cisl-Fisascat hanno raggiunto un accordo con la società cooperativa Seriana 2000 in merito agli scatti di anzianità dei dipendenti occupati presso l'Asl 3. Un traguardo importante, che va a regolare l’anomalia che si era verificata per la mancata applicazione dell’art. 37 del contratto nazionale delle cooperative, a causa della diatriba che era sorta tra il consorzio Palomar (che aveva l’appalto) e la subentrante Seriana 2000. In sintesi, laddove non c’è il passaggio diretto dei lavoratori la realtà subentrante avrebbe la facoltà di azzerare tutti gli scatti maturati negli anni pregressi, creando un notevole danno dal punto di vista del calcolo contributivo a fini pensionistici per i lavoratori stessi. Un’ipotesi scongiurata dall’accordo. Ma nonostante il risultato raggiunto scoppia la polemica tra le sigle sindacali sedute al tavolo. “La solita nota stonata è rappresentata dal rifiuto della Fp-Cgil a firmare l'accordo -recita una nota della Uil- scelta dettata dalle consuete motivazioni politiche”. Il giorno stesso in cui Uil-Fpl e Cisl-Fisascat hanno raggiunto l'accordo, la Fp-Cgil ha inviato alla sede di Cesenatico della Seriana 2000 un proprio verbale “alternativo”, sul quale sono state riportate modifiche non previste a seguito delle intese che erano state raggiunte in fase di trattativa tra le parti. La stessa Seriana 2000, rigettando al mittente tale accordo, ha inviato a tutti i dipendenti una comunicazione con la quale ha precisato che “non è presente e non viene riconosciuto nessun verbale di accordo tra la Fp-Cgil e la scrivente società cooperativa”. Nella stessa comunicazione Seriana 2000 invita la Fp-Cgil a “inviare ai tavoli di trattativa conclusivi rappresentanti muniti di vera delega, così da evitare inutili perdite di tempo a tutti i partecipanti”. “Un invito condiviso dalla Uil-Fpl. Sarebbe opportuno – sottolinea il segretario provinciale Uil Maurizio Molinari – che le ideologie e le condizioni imposte dalla politica fossero messe da parte, iniziando a pensare in primo piano agli interessi e al benessere dei lavoratori. Un obiettivo che qualcuno spesso tende a mettere in secondo piano”.