E' stato presentato ieri mattina, presso la sede della Asl 3 in Piazza Giacomini, il rapporto locale riguardante l'Audit Civico promosso da Cittadinanzattiva in collaborazione con la Regione Umbria.
Il progetto, giunto alla conclusione della prima fase, consiste in un'analisi critica e sistematica dell'operato delle ASL e delle aziende ospedaliere umbre, anche sulla base dell'esperienza raccolta del Tribunale dei Diritti del Malato.
Le performance dell'azienda sono state comparate a standard ben precisi, basati sui diritti dei cittadini. L'obiettivo è quello di individuare punti di forza e debolezze del sistema, al fine di migliorare la qualità dei servizi offerti, coinvolgendo in primo luogo gli stessi cittadini.
L'Audit, inserito nel Piano Sanitario regionale, ha impegnato dal 2009 un'equipe composta da cittadini, che ha raccolto dati nelle strutture di Foligno, Trevi, Spoleto, Norcia e Cascia. Le rilevazioni sono poi state valutate secondo l'indice IAS (Indice di adeguamento agli standard) attraverso un punteggio da 0 a 100, tenendo in considerazione che un punteggio d'eccellenza rappresenta comunque il livello minimo, stabilito per legge, al quale le aziende devono attenersi.
Nello specifico sono stati presi in esame il livello aziendale nel suo complesso, l'ambito dei presidi ospedalieri e le cure primarie. Tali ambiti sono stati sono stati valutati in base all'attenzione dell'azienda rivolta all'orientamento dei cittadini, all'impegno dell'azienda a promuovere alcune politiche di particolare rilievo sociale e sanitario e al coinvolgimento delle organizzazioni civiche delle politiche aziendali.
L'ospedale “S. Giovanni Battista” di Foligno raggiunge standard eccellenti, anche in considerazione della nuova struttura e della dotazione di macchinari importanti. E' molto sentito però il problema delle liste d'attesa, soprattutto nel campo della diagnostica per immagini, in particolare TAC, RM e PET – TAC. In questo caso si tratta però di una questione irrisolta anche a livello nazionale, su cui incide molto anche la volontà politica. In generale i servizi della Asl 3 si attestano su un punteggio di 74, corrispondete a “discreto”.
Alla conferenza di presentazione, che si è svolta ieri, erano presenti Carla Mariotti, esponente di Cittadinanzattiva e coordinatrice del progetto a livello regionale, Giuseppe Mondi, referente del gruppo civico, Giuseppe Priano, presidente dell'associazione diabetici di Foligno, il dr. Paolo Trenta e la dr.ssa Francesca Gori, in qualità di referenti aziendali.
“Sono ottimista sul fatto che molti servizi possano migliorare – ha detto Giuseppe Mondi – è normale che ci siano difficoltà in un sistema così complesso ma le strutture sono buone e abbiamo riscontrato una forte volontà di fare meglio da parte dell'azienda”.
Alcuni punti di forza a Foligno sono le innovazioni legate all'informatizzazione come la cartella informatizzata, l'armadio farmaceutico informatizzato e il braccialetto elettronico per i pazienti.
“Siamo l'azienda più certificata in termini ISO di tutta l'Umbria – ha dichiarato la dott.sa Francesca Gori – questo è uno dei fattori che ci ha permesso di ottenere risultati soddisfacenti. L'Audit è stata una bella esperienza che ci ha permesso di misurarci con altri punti di vista, soprattutto con quello del cittadino che è il nostro principale interlocutore – ha proseguito la dott.sa Gori – abbiamo raccolto molti spunti che cercheremo di attuare”.
“Si tratta di un percorso – ha affermato Paolo Trenta – l'analisi di questi dati sono l'avvio di una nuova fase. L'Audit faceva già parte della cultura della nostra Asl quindi non l'abbiamo accolto come un'indagine. Al contrario, questi dati dovrebbero essere patrimonio di tutta l'azienda ed essere usati per migliorare la carta dei servizi. Brucia il punteggio di 38 sul coinvolgimento delle associazioni – ha continuato Trenta – potremmo proporre la condivisione dei dati in forma seminariale”.
(MAB)
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