Cento trattamenti di Radioterapia Intraoperatoria in un anno e mezzo di attività negli ospedali di Foligno e Spoleto. Sono davvero numeri da record per il Servizio di Radioterapia Oncologica dell'Asl n. 3 istituito nel mese di marzo del 2009. Il servizio, che si avvale della consulenza del dottor Franco Checcaglini, ha tagliato questo importante traguardo proprio nei giorni scorsi, attestandosi al primo posto in Umbria per numero di trattamenti. L'acceleratore Liac sta dunque funzionando a pieno regime con affidabilità e qualità. Il Liac è un vero e proprio acceleratore di elettroni che viene utilizzato direttamente in sala operatoria e trova applicazione in una disparata serie di patologie neoplastiche della mammella, dello stomaco, della prostata, del pancreas, del retto e dei sarcomi. L'obiettivo principale della radioterapia intraoperatoria è il controllo loco-regionale della malattia, cioè la drastica riduzione di recidive nella sede dove il tumore è stato asportato chirurgicamente. Obiettivo secondario è il controllo di masse neoplastiche molto avanzate e quindi non completamente asportabili chirurgicamente. In questo caso il trattamento si prefigge un efficace intento palliativo che possa permettere un prolungamento della sopravvivenza con una migliore qualità di vita. Il primo vantaggio di questa metodica è la possibilità di effettuare il trattamento contestualmente alla fase chirurgica. Il medico radioterapista può in questo modo indirizzare il fascio terapeutico di radiazioni direttamente e con estrema precisione sulla sede del tumore salvaguardando le strutture sane, talvolta anche spostandole, in modo che non siano raggiunte direttamente dalla radiazione. L'altro notevole vantaggio è la possibilità di erogare dosi molto alte prima dei 50-60 giorni di attesa che la radioterapia convenzionale indica per consentire la corretta cicatrizzazione dei tessuti. L'insieme di queste azioni terapeutiche permette nel caso di alcuni tumori di ridurre o, addirittura, eliminare i trattamenti convenzionali post chirurgici. La possibilità di effettuare trattamenti di radioterapia intraoperatoria ha consentito anche ai vari specialisti coinvolti di entrare in rapporto di collaborazione con i più importanti istituti sanitari nazionali. A più riprese sono stati effettuati degli stage di tirocinio presso l'Istituto Nuovo Regina Elena, presso l'Ospedale San Filippo Neri di Roma e presso il Policlinico di Pisa.
ASL 3, NUMERI RECORD PER LA RADIOTERAPIA ONCOLOGICA. IN UN ANNO E MEZZO 100 I TRATTAMENTI SERVITI
Gio, 23/12/2010 - 17:14