Perugia

Asilo nido a rischio chiusura, genitori protestano | Provincia apre procedimento dopo bando

Venti di rivolta a Collazzone, in provincia di Perugia. Sale la preoccupazione da parte dei genitori dei bambini che frequentano il nido d’infanzia del centro, a rischio chiusura. Ad ottobre, in base a quanto riportato dagli stessi genitori, è scaduta la concessione della gestione da parte del Comune di Collazzone, poi recentemente è stato indetto un nuovo bando. L’unico criterio sembra essere l’offerta economicamente più vantaggiosa. Oltre alla società “Un Nido per Volare”, che lo gestisce da sette anni, si sono presentate altre tre cooperative molto grandi che, riferiscono i rappresentanti dei genitori, “hanno giocato al ribasso relegando “Un nido per Volare” all’ultimo posto della graduatoria. Al momento la Provincia ha aperto un procedimento di anomalia per le prime due cooperative,  la terza invece risulta idonea“. Quindi dopo sette anni di gestione da parte della società ci sarà sicuramente un cambio, ed è questo che preoccupa fortemente i genitori. La riforma avverrà il 29 maggio, in pieno anno scolastico. Martina, rappresentante dei genitori, racconta che il Comune, ad oggi, ancora non ha dato nessuna comunicazione alle 34 famiglie interessate, e si fa portavoce delle angosce e delle domande che attanagliano tutti: cosa succederà dal 29 maggio? Cosa troveranno i bambini appena entreranno nelle loro aule? Il nido per l’infanzia ripartirà da zero a partire dal 29 maggio oppure riaprirà a settembre? Un cambiamento radicale che spaventa le famiglie che acconsentiranno a trasferire i bambini nella nuova gestione, a patto che ci siano precise garanzie qualitative e che il servizio educativo prestato dalle quattro educatrici in carica rimanga invariato. Tutto questo per garantire una continuità emotiva e educativa ai bambini.

In questi sette anni – dichiarano i genitori – ‘Un nido per volare’ si è distinto per l’altissima qualità del servizio offerto, instaurando un rapporto di fiducia sia con i bambini che con i genitori. La continuità del legame educatore-bambino è il punto cardine su cui fanno leva le famiglie: le quattro educatrici sono rimaste invariate nel corso degli anni, stabilendo così una relazione di fiducia che si è consolidata nel tempo e rafforzata nella quotidianità. Questa sicurezza viene testimoniata dalla serenità con cui i bambini si recano al nido, e dalle famiglie che hanno iscritto anche il secondo figlio, in alcuni casi addirittura il terzo. La fama del nido ha raggiunto i Comuni limitrofi: Gualdo Cattaneo, Deruta, Marsciano e Todi, territori in cui non mancano certamente le strutture, ma la qualità di “Un nido per volare”, in questo caso è stata sinonimo di garanzia. Purtroppo – conclude Martina, rappresentante delle 34 famiglie – questa situazione va a scapito del benessere del bambino”.

©Riproduzione riservata