Città di Castello

Asilo Cavour, futuro incerto tra Agraria, ex seminario e progetto 0-6

“Quali sono i progetti del Comune per l’Asilo Cavour?”. A chiederlo in Consiglio Comunale un’interpellanza del gruppo consiliare di Castello Cambia a firma di Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucciper rispondere alle esigenze impellenti di famiglie e bambini di Città di Castello frequentanti l’asilo Cavour, che aspettano di conoscere il proprio destino in merito alla collocazione effettiva delle sezioni scolastiche”.

La vicenda Asilo Cavour

Da settembre 2017 la sede delle sezioni della scuola Infanzia “Asilo Cavour”, dopo le note vicende relative allo stabile di proprietà del gruppo Banca Intesa San Paolo, è stata trasferita presso i locali dell’Ex Seminario Vescovile. Tale sede doveva essere temporanea, in attesa di più idonea sistemazione: prima della temporanea sospensione delle attività didattiche per emergenza sanitaria, ospitava circa 100 bambini dai 3 ai 6 anni; la struttura fin da subito ha presentato problemi di varia natura, che dopo quasi tre anni risultano non del tutto risolti, rendendo la struttura sempre meno adatta ad ospitare bambini così piccoli in maniera stabile e definitiva. Tra le problematiche c’è l’assenza di servizi igienici al piano terra, infissi datati dai quali si infiltra la pioggia, carenza di protezioni alle finestre, accesso con due rampe di scale poco agevole per i bambini.

Progetto 0-6

Il Progetto 0-6 Franchetti-Cavour-San Filippo, inizialmente previsto in via Collodi (zona Meltina) era stato presentato dall’assessore come risolutivo di questa situazione ma, viste le criticità emerse (proteste delle cittadinanza) sono state valutate soluzioni alternative e migliorative. “Il medesimo progetto, malgrado le promesse di Sindaco e Giunta, – ha detto Arcaleni appare scomparso da ogni cronaca e soprattutto dagli elenchi dei Progetti finanziabili nella graduatoria del Piano triennale dei mutui. Ad oggi i servizi educativi per la prima infanzia risultano sospesi a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, ma a settembre essi devono assolutamente ripartire in piena sicurezza”.

Le richieste di Castello Cambia

Arcaleni ha chiesto conto “della reale situazione strutturale e igienica di tutti i locali della struttura dell’ex Seminario” chiedendo “i certificati relativi al rischio sismico e incendio e il rispetto degli standard minimi relativi agli spazi. Sono stati redatti i piani di evacuazione? Sono risultate conformi le prove di evacuazione, data la presenza di una lunga rampa di scale che rappresenta l’accesso principale al primo piano? A chi compete la manutenzione e la pulizia dello spazio esterno? Sono state visionate e valutate sedi alternative all’ex seminario? A che punto è la realizzazione del Progetto 0-6 e il finanziamento di oltre 2 milioni di euro finalizzati alla sua realizzazione?”.

Le risposte di Cestini e Secondi

Rossella Cestini, assessore ai Servizi Educativi, ha detto: “Il punto debole della nuova sistemazione è il primo piano che rende difficile tutta l‘organizzazione della sicurezza. I genitori ci hanno presentato diversi problemi, tra cui la realizzazione di un bagno a piano terra e la sistemazione degli infissi. Il progetto 0-6, in un quartiere di giovane realizzazione, non è stato accettato e quindi l’alternativa del terreno sul Prg già c’è, con i soldi vincolati per l’acquisto di quest’ultimo. L’Inail ha approvato due progetti e non il terzo, il nostro. Stiamo lavorando per migliorare l’attuale sistemazione del Cavour. Gli spazi sono il problema verso la riapertura di settembre. Coinvolgeremo anche i genitori oltre dirigente scolastico”.

Luca Secondi, assessore ai Lavori Pubblici, ha aggiunto: “Il Progetto 0-6 avrebbe potuto avere un canale di finanziamento indirettamente ma le risorse sono state ridotte. Abbiamo avuto un confronto con la Fondazione per l’Istruzione Agraria per dirottare le risorse vincolate sul Cavour e unire le forze. Possiamo migliorare alcune situazioni: abbiamo molti contatti, potremmo anche spostarci un po’ dal centro e nel caso interverremo con il trasporto scolastico. C’è anche il Covid: si aprono discoteche, centri estivi, sport di contatto e si fanno dei protocolli sulla scuola che sono ipocriti. Non possono essere applicate misure di sicurezza speciali per le scuole soltanto. Miglioriamo l’edilizia ma siamo ragionevoli sui protocolli di distanziamento sociale”.

I pareri dei consiglieri

Masciarri (Psi): “Il Cavour sta a cuore a tutti. La sede trovata presentava problematiche per bambini, genitori e insegnanti. C’è stata anche una raccolta firme. All’oggi questa sede non c’è. Ci sono discorsi aperti tra cui quella dell’Agraria, che valuto positivamente”. Bucci (Castello Cambia): “Il problema del Cavour è storico, nessuno l’ha messo a norma per essere un asilo. Le criticità sono emerse dopo un’ispezione della Direzione centrale della Banca che la definiva non idonea. Con il Prg avete concesso l’uso plurimo di quella struttura, se fosse stato lasciato alla destinazione scolastica, il proprietario poteva pensare ad una ristrutturazione”. Vincenti (Tiferno Insieme): “Bene l’Agraria ma la mia personale paura è che lo stabile non è né vincolato né vendibile. Quella struttura se qualcuno fa una Lettera alla Soprintendenza diventa vincolata. La soluzione migliore sarebbe stata mantenere destinazione ad asilo”.

Le possibili soluzioni

Nella replica Cestini ha detto: “L’Amministrazione non ha snobbato la strutture, abbiamo fatto molte richieste alla banca anche per acquistarla senza sapere cosa farci. Dal punto di vista economico, per la ristrutturazione a sede educativa, solo il primo piano sarebbe stato coinvolto ed era un’operazione non positiva perché noi volevamo fare lo 0-6 . E’ inutile essere nostalgici. Molte mamme si lamentavano anche dell’inquinamento, essendo al centro di una strada molto trafficata”.

Arcaleni ha aggiunto: “I ritardi nelle scuole ci sono e si sommano alla problematica del distanziamento sociale. Le aule non rispettano gli standard pre Covid. Non sono soddisfatta e mi metto nei panni di un genitore del Cavour. Non sa dove il figlio andrà a settembre. State lavorando alle criticità dell’attuale sede? Risposte generiche”. Secondi ha concluso: “Sono stati fatti sopralluoghi ma gli spazi sono privati. Dobbiamo scegliere la soluzione migliore. L’amministrazione vuole dislocare il Cavour rispetto al seminario. Ho anch’io una certa preferenza per l’Agraria. Vogliamo dal ministero le risorse per fare lo 0-6. Non critico i protocolli ma è meglio investire su una programmazione a lungo termine piuttosto che aumentare le complessità organizzative”.