All’asilo nido “Alice Franchetti” la storia continua. Con un finanziamento da 1 milione e 148.290 euro del Pnrr, il Comune di Città di Castello ha infatti avviato i lavori di miglioramento sismico dell’edificio, che tornerà a popolarsi di piccolissimi ospiti con una struttura più sicura, funzionale e capiente (38 iscritti ai fronte dei 30 attuali).
L’asilo venne aperto nei primi anni ‘50 dall’Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ONMI) per fornire protezione morale e assistenza materiale a madri e figli. “Questa scuola fa parte della storia della nostra città e avrà ancora una storia in futuro”, sottolineano il sindaco Luca Secondi e l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti, che stamattina (28 novembre) hanno compiuto un sopralluogo al cantiere, dove l’impresa edile ‘Caporini Costruzioni’ di Lenola (Latina) ha iniziato i lavori da 15 giorni.
“Fare in modo che questo luogo che ha accolto generazioni di tifernati, e che per questo molto caro a tantissime famiglie, potesse continuare ad avere la funzione educativa che lo ha caratterizzato per decenni, era un obiettivo prioritario dell’amministrazione comunale“.
Insieme al responsabile unico del procedimento Martina Alessandrini, i due amministratori hanno constatato dal vivo lo stato di avanzamento dei lavori, che in questo momento stanno interessando soprattutto il seminterrato dell’edificio, dove si rincorrono testimonianze e tratti caratteristici dell’utilizzo educativo che la struttura ha avuto finora. Dichiarato di interesse culturale ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in quanto rappresenta un’importante testimonianza storico-culturale, simbolo di una tipologia edilizia creata per essere a servizio della comunità, l’asilo nido Franchetti verrà consolidato e reso maggiormente funzionale con un intervento concertato con la Soprintendenza dell’Umbria.
Il progetto redatto dagli ingegneri Diego Migliorati, Andrea Aloigi, Simone Innocenti, Marco Massucci, Alessio Zanchi, dall’architetto Francesco Leandri e dal geologo Alessandro Ricciardi prevede di tutelare l’integrità dell’immobile, migliorando la struttura dal punto di vista sismico. Il consolidamento dell’edificio si accompagnerà ad un importante intervento di abbattimento delle barriere architettoniche attraverso l’installazione di un ascensore e di due rampe di scale esterne, utili sia a superare i dislivelli esistenti, che all’adeguamento alla normativa antincendi. Lo stabile sarà inoltre interessato da opere per migliorare la fruibilità degli spazi interni da parte di educatrici e bambini, attraverso la rimodulazione delle aule, l’implementazione dei servizi igienici e la messa a norma degli impianti tecnologici.