(Jac. Bru.) – La Direzione ICSSS (Istruzione, Coesione Sociale, Salute e Sport) del Comune di Spoleto ha reso note le graduatorie provvisorie di coloro che hanno richiesto i servizi di asilo nido per l’anno scolastico 2011/2012. Sono in tutto 91 le domande pervenute alla Direzione, 32 delle quali per bambini piccoli (dai 3 ai 12 mesi di età), mentre le restanti 55 per bambini medi/grandi (oltre i 12 mesi). Per arrivare alle 91 domande totali mancano all’appello le 4 richieste per bambini non residenti, che però verranno prese in esame soltanto dopo quelle dei residenti.
Al momento della compilazione della domanda, i genitori richiedenti hanno dovuto indicare l’asilo di preferenza, tra i tre di cui dispone il Comune: Il Girotondo di via Martiri della Resistenza, il Carillon di Villa Redenta e il Bruco di San Giacomo. La ricettività totale delle tre strutture è di 112 posti, 60 dei quali sono però riservati ai bambini già iscritti nel precedente anno scolastico. Dei 52 posti restanti, e disponibili per il prossimo, 24 sono riservati ai piccoli e 28 ai medi/grandi.
Le graduatorie pubblicate il 16 giugno, come già accennato, sono da ritenersi provvisorie, in quanto i richiedenti potranno presentare osservazioni o rilievi entro 10 giorni dalla pubblicazione all’Albo pretorio on line, mediante una nota indirizzata al Dirigente della Direzione ICSSS. Delle eventuali osservazioni sarà tenuto conto nella redazione delle graduatorie definitive, che saranno pubblicate indicativamente entro il 10 di luglio e indicheranno ammessi e liste d’attesa.
Confrontando il numero delle domande di quest’anno con quelle degli anni passati, si può notare come il dato sia in fase di flessione. Piuttosto lieve se confrontato alle domande dello scorso anno scolastico (91 contro 96). Più accentuato, invece, rispetto a quello del 2009/2010, in cui il Comune aveva ricevuto ben 115 richieste. A causare la diminuzione non è certo stata una flessione demografica nello spoletino, dove i dati dell’Istat indicano un numero di nascite piuttosto omogeneo tra il 2008 (335) e il 2010 (323). Ne può essere il numero dei residenti da zero a tre anni a fare la differenza (1269 nel 2008 contro 1254 nel 2010). Più plausibilmente le cause andrebbero cercate altrove.
Oltre all’ipotesi che il calo di domande agli asili nido comunali possa essere scaturito da un generale peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie spoletine (in particolar modo di quelle più giovani), non va dimenticato che l’offerta di servizi per la prima infanzia si è di recente notevolmente ampliata, grazie ai tre asili nido privati, che hanno assorbito parte della domanda, nonostante il servizio non preveda agevolazioni economiche basate sul reddito, come invece avviene per i servizi comunali. In ogni caso, il fatto stesso che i servizi privati siano sottoposti all’autorizzazione comunale, sta permettendo la nascita di un sistema integrato pubblico/privato, che si propone di andare oltre la ormai superata logica “concorrenziale” per garantire un offerta di qualità sempre più variegata.
ASILI NIDO COMUNALI, PUBBLICATE LE GRADUATORIE PROVVISORIE. DOMANDE IN LIEVE CALO, “COLPA” DEI PRIVATI?
Sab, 18/06/2011 - 09:30