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Asili, confronto in Commissione davanti ai genitori

Redazione

Asili, confronto in Commissione davanti ai genitori

Carenza di maestre, pasti, ritardi sui plessi: il punto in Comune
Lun, 25/11/2019 - 15:12

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I casi de Il Tiglio di via XIV Settembre e del Peter Pan di Castel del Piano, ma anche i disagi al plesso L’Aquilone di Case Bruciate e i tempi su quello di Madonna Alta. La IV Commissione consiliare ha discusso della situazione negli asili e nelle scuole d’infanzia del Comune, sulla base dell’ordine del giorno presentato dai gruppi consiliari Pd, Idee Persone Perugia e Giubilei.

Presenti gli assessori Merli e Tuteri, la dirigente dell’area servizi alla persona, Roberta Migliarini, ed anche alcuni rappresentanti dei genitori.

L’opposizione: ecco i nodi

“Si tratta – ha premesso il consigliere di Idee Persone Perugia, Fabrizio Croce, nell’illustrare l’ordine del giorno – di un atto presentato ormai un mese fa sulla scia di situazioni di emergenza che si erano verificate, in particolare nelle scuole Il Tiglio di Perugia e Peter Pan di Castel del Piano e alle quali, nel frattempo, sono state già date in parte delle soluzioni. Ciò nonostante, la discussione è comunque attuale perché il tema riguarda la gestione della scuola in generale”. Per i consiglieri di opposizione, lo stato attuale degli asili nido comunali lascia, infatti, trasparire un senso di precarietà diffuso e una politica di tagli alle strutture e agli organici che appare in netto contrasto con il ruolo fondamentale indicato per le “Politiche familiari” dalle Linee Programmatiche di Mandato 2019-2024 presentate dal sindaco Romizi.

“I plessi di Castel del Piano e di Madonna Alta – ha spiegato ancora Croce – sono chiusi per ristrutturazione fino a data da destinarsi (si parla perfino di settembre 2020): nel  frattempo le educatrici in forza ai due nidi sono state trasferite ad altre strutture, e non sono stati inseriti nuovi iscritti. Per i plessi di via XIV settembre (Il Tiglio) e di Case Bruciate (L’Aquilone) è in scadenza l’ennesima deroga alla agibilità (agosto 2020) senza che siano stati programmati interventi risolutivi. Inoltre, in queste due strutture cittadine è stato ridotto il numero degli iscritti così da utilizzare il personale interno per supplire ad eventuali ed improvvise carenze di organico, e si è compensato il mancato rifornimento di materiale destinato alla didattica o ad altri usi (come ad esempio i bavaglini) con un piccolo contributo per ciascun bambino a sostegno delle spese pro capite. A fronte di tutto questo, il 23 ottobre si è verificata una chiusura anticipata dell’asilo nido L’Aquilone per mancanza di supplenti, e una intera sezione de Il Tiglio è stata chiusa per giorni a causa di non meglio precisati problemi organizzativi”.

Tuteri: refezione, eccellenza in Italia

Il primo ad intervenire in risposta all’ordine del giorno è stato il vice sindaco Tuteri, che ha sottolineato il buon lavoro fatto nel quinquennio precedente sul tema della refezione scolastica, tanto che il servizio del Comune di Perugia è attualmente al sesto posto nella graduatoria della qualità in Italia.

“Sul Tiglio – ha aggiunto l’assessore – abbiamo incontrato, insieme all’assessore Merli, i genitori già due volte, con soddisfazione di tutti  e con l’impegno a incontrarci ulteriormente perché siamo consapevoli che tenere in in considerazione i bisogni delle famiglie non è olo un dovere ma anche una nostra precisa volontà per migliorare ulteriormente le situazioni. Ciò a cui lavoriamo – ha concluso, ricordando l’importante convegno che si è tenuto sabato alla Sala dei Notari, a cui hanno partecipato oltre duecento operatori delle scuole comunali – è prioritariamente la qualità dei servizi educativi, a cominciare proprio dalla qualità del lavoro delle educatrici, che è fondamentale, e dell’edilizia scolastica.” Tuteri ha, quindi, annunciato per questo pomeriggio l’incontro del tavolo paritetico per le mense.

Merli: le 17 assunzioni non bastano, fatto un nuovo avviso

L’assessore al personale Luca Merli ha, quindi, fatto un veloce excursus di quello che in questi mesi è stata la situazione del personale. “Abbiamo una carenza strutturale di personale che non possiamo nascondere – ha precisato – del resto, negli ultimi 7 anni ci sono state 350 uscite complessivamente e, nel 2020, ci troveremo di fronte allo stesso problema con l’uscita di altre 45 unità, di cui 7 dirigenti. Questo è un dato certo a cui dobbiamo far fronte, soprattutto in alcuni settori particolarmente in sofferenza, come quello di cui parliamo oggi. Abbiamo 15 asili e 3 scuole materne, con 139 educatrici a tempo pieno 5 a part time e 22 educatrici nelle scuole materne. -ha proseguito Merli- Recentemente abbiamo proceduto ad altre 17 assunzioni e abbiamo cercato di sopperire alle esigenze di personale ricorrendo a tutte le graduatorie aperte. Purtroppo senza risultato, visto che nessuna delle persone  chiamate era disponibile per vari motivi. Le 17 assunzioni fatte, quindi, non sono bastate e abbiamo pubblicato un nuovo avviso per comporre una graduatoria a cui attingere per assunzioni a tempo determinato. Stiamo lavorando – ha concluso l’assessore – nella direzione di garantire un servizio adeguato. Quello che mi preme, peraltro, sottolineare,  è anche che abbiamo preferito procedere, tramite l’avviso suddetto, all’assunzione diretta anziché ricorrere al lavoro interinale proprio per dare continuità di lavoro e certezza alle famiglie, stabilendo un rapporto diretto tra lavoratori e istituzione”.

Il punto sui cantieri

Per quanto riguarda il tema dell’edilizia scolastica è intervenuta invece la dirigente pro tempore Monia Benincasa, il cui intervento si è concentrato soprattutto sulle strutture di Castel del Piano e di Pian della Genna, che ospitano, entrambi, sia nido che scuola dell’infanzia. “Per questo tipo di strutture – ha spiegato – abbiamo avuto l’opportunità di avere finanziamenti Miur per i progetti 0-6 anni, ma l’accantieramento di un edificio di questo tipo non può essere fatta nel tempo di un’estate né tantomeno con lavori a singhiozzo. D’accordo con l’ufficio servizi educativi abbiamo, quindi, ipotizzato lo spostamento di una parte dei bambini a San Sisto in via preventiva, previo incontro con i genitori, in modo da procedere con i lavori e consentire la riapertura della scuola a settembre prossimo, senza particolari disagi né per i bambini stessi, ai quali in questo modo riusciamo garantire una continuità educativa, né per le famiglie. L’alternativa -ha spiegato- sarebbe stata quella di chiudere completamente la struttura per il tempo necessario ai lavori, ma abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze del territorio.”

Alla richiesta del rappresentante dei genitori intervenuto in Commissione, che ha lamentato una scarsa comunicazione sui tempi e sugli aggiornamenti dell’intervento e la necessità da parte delle famiglie di garanzie che a settembre la scuola riaprirà, l’ing. Benincasa ha risposto con l’impegno di una comunicazione più capillare e confermando il rispetto del cronoprogramma previsto.

Il Comune fornisce 4.350 pasti al giorno

La dirigente Migliarini è intervenuta nel dettaglio rispetto al servizio di refezione scolastica, precisando che il Comune fornisce attualmente 4.350 pasti al giorno  per le scuole materne statali e la primaria e 800 pasti per nidi e materne comunali. “La gestione indiretta – ha spiegato – è iniziata nel 2007 in via sperimentale con il centro pasti di San Sisto, ed è stata legata, anche in quel caso, ad un cambio normativo. Il percorso che ha preso il via da allora non è stato facile ma ci ha portati al servizio che abbiamo oggi, in cui i genitori hanno la possibilità di interagire direttamente con il fornitore e di dire la loro nell’ambito del tavolo paritetico, nonché di controllare senza alcuna limitazione, in cui abbiamo raggiunto quasi il 100% di cibo biologico, grazie anche ad un contributo a livello nazionale di 500mila euro, in cui abbiamo un contributo per le attività delle singole scuole di oltre 30mila euro l’anno, con un processo, per tutto questo, di profonda partecipazione.” Migliarini ha anche ricordato che l’interesse dimostrato dal governo dei Paesi baschi per il modello di mense perugino e i premi ottenuti di recente testimoniano che il servizio sta funzionando bene. “Stiamo procedendo – ha concluso – ad altri miglioramenti riguardanti la stoviglieria in vetro e cermica, l’utilizzo di acqua minerale 100% in bottiglie di vetro, anche attraverso le fontanelle, l’insonorizzazione di alcuni refettori e così via”.

La programmazione

La coordinatrice dei servizi educativi Mariani ha invece posto l’accento sulla programmazione sottolineando come il servizio sia costantemente sotto programmazione. “Purtroppo – ha spiegato – questo è un ambito in cui c’è sempre qualcosa che sfugge alla programmazione fatta, per vari motivi. Il che non significa che vi sia incapacità di programmare”.

Mariani ha anche precisato che, seppur qualche volta si rende necessario richiedere alle educatrici lo straordinario, la tendenza è a non farlo proprio per garantire loro una maggiore serenità, che è fondamentale nello svolgimento del lavoro. Infine, sui tagli di cancelleria, ha ribadito che non ve ne sono stati, ma al contrario la quota procapite per ciascun bambino è quasi raddoppiata, mentre per quanto riguarda l’organico il servizio non è sotto dimensionato e, anzi, tutti gli incarichi di sostegno sono stati affidati all’inizio dell’anno come richiesto. “Abbiamo anche – ha aggiunto – uno strumento di valutazione della qualità interna del servizio che in Umbria non ha nessun altro comune”.

I genitori: serve una gestione meno sclerotica

Al termine degli interventi la rappresentante dei genitori de Il Tiglio, dicendosi soddisfatta per le risposte avute dall’Amministrazione, ha comunque richiamato ad una gestione del personale meno sclerotica di quanto avvenuto in passato, sottolineando comunque l’importanza del dialogo avviato e dell’impegno dell’amministrazione quale presupposti per un miglioramento della situazione.

Al termine del confronto, su richiesta degli stessi proponenti dell’opposizione, l’ordine del giorno non è stato posto in votazione perché -come è stato spiegato- si ritiene che esso non abbia esaurito con questa prima seduta della commissione la finalità di aggiornamento sulla situazione del servizio scolastico, ma che anzi possa continuare a servire da stimolo per aggiornamenti continui, sulla base di quanto richiesto dagli stessi genitori.

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