Aggiornamento delle 22:00 – In meno di 24 ore convocata e svolta l’assemblea: presidente Cao resterà in carica 1 anno senza emolumenti
Arriva a tempo di record la modifica alla nomina del presidente dell’ASe, l’ingegner Giovanni Cao, incarico conferito lo scorso 10 agosto che rischiava di presentare alcuni errori rispetto ai paletti imposti dalla Legge Madia per incarichi direttivi e dirigenziali da conferire a personale in quiescenza (qual è appunto Cao). Una norma voluta dal precedente governo nazionale per tutelare esperienze professionali e al contempo utilizzare il capitale umano costituito dai giovani più capaci. Quest’oggi, infatti, si è tenuta l’assemblea dei soci e anche il relativo verbale è stato tempestivamente pubblicato on line. Che il Comune abbia agito a tempo di record lo si capisce leggendo la delibera: “L’amministratore unico Giovanni Cao informa che l’Assemblea si è riunita in forma totalitaria in seguito alla pec del Comune di Spoleto n. 49853 del 21 agosto 2018 inviata allo stesso A.U., al sindaco unico dott.ssa Maria Antonella Proietti con il seguente OdG. Nomina amministratore unico – modifica durata e compenso”.
Alla assemblea, iniziata alle 9,30 e chiusa mezz’ora dopo, erano presenti, oltre al sindaco, all’amministratore e al revisore di Ase, l’assessore Angelo Loretoni e il Segretario comunale Mario Ruggeri. Un record anche nella pubblicazione: se l’atto di nomina del 10 agosto era comparsa sul sito 11 giorni dopo (il 21, ieri), quello di stamani risulta pubblicato alle ore 11.11.
La nomina dell’ingegnere Giovanni Cao ad amministratore unico dell’ASe, l’azienda partecipata dal Comune, va rifatta. E’ quanto trapela in queste ore e che trova più di una conferma sia all’interno del palazzo municipale, sia dal sito istituzionale della multiservizi.
Il Comune sta correndo ai ripari e starebbe fissando la convocazione di una nuova assemblea dei soci per correggere il tiro.
In pratica all’atto della nomina ci si sarebbe dimenticati delle norme della cosiddetta Legge Madia, la legge 114/2014 che prevede il conferimento di incarichi pubblici a personale in pensione per massimo un anno e a titolo gratuito.
Una norma ancora molto dibattuta dai giuristi e solo in parte modificata con la successiva legge 124/2015 che ha sì allargato la durata degli incarichi purché resi a titolo gratuito, ma ribadito il divieto per gli “incarichi dirigenziali e direttivi” che non possono essere superiori “ad un anno, non prorogabile, né rinnovabile”.
Una situazione che interessa da vicino la nomina dell’ingegner Cao, 70 anni compiuti lo scorso giugno, in pensione almeno dal 2016 (a quanto scrive lui stesso sul proprio profilo Facebook).
La notizia, su cui si sono accesi i riflettori dell’opposizione, era trapelata già da lunedì 20 agosto senza però trovare conferme. “Non mi risulta una cosa del genere” aveva detto l’assessore Angelo Loretoni contattato al cellulare da Tuttoggi “non mi occupo di aspetti burocratici, con l’ingegnere Cao abbiamo già avviato un proficuo lavoro e questo è l’aspetto importante”.
A confermare però quella che sembra quanto meno una svista è lo stesso verbale di assemblea pubblicato in queste ore sul sito dell’ASe.
Ad aprire i lavori è stato l’amministratore unico uscente, l’ingegnere Giuseppe Scatolini, che ha tracciato un breve bilancio dei quasi tre anni passati alla guida dell’azienda. Un bilancio che ha visto chiudere l’esercizio 2017 con un attivo di circa 130mila euro e una previsione in campo positivo anche per il corrente anno. Subito dopo, formalizzate le dimissioni legate al cambio della guida politica cittadina (Scatolini era stato nominato dal compianto sindaco Cardarelli), la parola è passata al sindaco Umberto De Augustinis. Leggiamo il verbale: “il sindaco dopo aver ringraziato l’ingegnere Giuseppe Scatolini per l’impegno profuso in questi anni propone di nominare amministratore unico l’ingegnere Giovanni Cao, […] propone inoltre di determinare il compenso lordo annuo da corrispondere in € 17.714,40, pari a quello corrisposto all’attuale A.U.”.
L’assemblea quindi approva la nomina per la “durata prevista dallo Statuto e il compenso lordo annuo di € 17.714,40”.
All’assemblea erano presenti, oltre al Sindaco e all’Amministratore uscente, il Revisore unico Maria Antonella Proietti, il Capo dell’area amministrativa Ivano Minni, l’assessore ai Lavori pubblici e alla partecipata Ase Angelo Loretoni, il Segretario comunale Mario Ruggeri e lo stesso ingegner Cao.
Il Comune solo nei giorni successivi si è accorto della non rispondenza della nomina al dettato normativo e avrebbe già indicato la disposizione di rinominare l’Assemblea dei soci. “La delibera è sanabile” dicono fonti della maggioranza. Di fatto però quella di Cao, che sarebbe disponibile a continuare l’incarico gratuitamente, è già una nomina destinata a scadere tra un anno.
Una situazione che gli uffici comunali già avevano vissuto. Già nel 2014 infatti il neosindaco Cardarelli cambiò in corsa la propria decisione proprio per l’entrata in vigore della riforma Madia: intenzionato ad assegnare la partecipata ad Angelo Loretoni, affatto disponibile ad uscire di scena di lì ad un anno essendo già da tempo in pensione, assegnò l’incarico di amministratore unico al dottor Angelo Musco che, seppur eletto consigliere, accettò a condizione che i soldi per l’emolumento venissero destinati per l’istituzione di 6 borse di studio in favore di altrettanti studenti degli istituti secondari cittadini.
A dover fare quindi i conti con un incarico di breve durata non sarà però solo la maggioranza ma anche il M5S che, è notizia di queste ore, ha risposto all’invito del sindaco De Augustinis segnalando il nome dello stimato ingegnere Giovanni Cao.
Che il primo cittadino, già dal giorno della elezione, avesse teso la mano ai pentastellati era risaputo, visto anche il sostegno elettorale ricevuto da quella parte del Movimento che si riconosce nel senatore Lucidi. Arrivando anche ad offrire un posto in giunta; offerta declinata dal meetup.
Indubbiamente le ‘prove’ di avvicinamento sono andate avanti e con la nomina di Cao segnano in qualche modo il sostegno (esterno) dei grillini al governo di centrodestra cittadino. Ma anche un cambio di vision proprio sull’ASe, visto che, era febbraio 2017, la capogruppo Bassetti criticava la giunta Cardarelli, che aveva appena attuato il cambio societario dell’azienda da SpA a Srl, di essersi rimangiata “tutti gli impegni assunti in campagna elettorale sul riassorbire la ‘partecipata-carrozzone’ creata dalle precedenti amministrazioni del pd”.
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