Terni

Ascensore Cascata, Melasecche “La Regione c’è: contento se Bandecchi cambia idea”

“Prima era no, ma adesso è sì, se Bandecchi ha cambiato idea faremo l’ascensore della Cascata della Marmore. Io ci ho sempre lavorato e sono sempre stato coerente” – parole dell’assessore regionale Enrico Melasecche che ha raccontato a Tuttoggi.info (testata che ha realizzato il servizio e che ha pubblicato la notizia rispetto alle dichiarazioni di Nichinonni che ha innescato il dibattito politico, ndr) la ‘verità’ sul progetto ascensore, nato con l’interesse dell’imprenditore Marcangeli che donò il progetto alla giunta Latini.

“Da mesi ho preso personalmente contatti con la Leitner, azienda che ha realizzato il mini metrò di Perugia: se il Comune vuole, la Regione è pronta a fare la sua parte. E anche la Fondazione Carit sia chiara e dica se ha a disposizione la cifra di 6 milioni. Ho contatti anche con Arvedi e credo non ci saranno problemi per una donazione di acciaio per la realizzazione di un ascensore in cristallo e acciaio forgiato dall’acciaieria di Terni”.

Il progetto dell’ascensore della Cascata

Il progetto iniziale è stato ideato dall’imprenditore Marcangeli e donato nel 2018 alla giunta Latini: inizialmente doveva essere un investimento da poco più di un milione di euro. Il “Water ways”, questo il nome del progetto, prevedeva però la realizzazione di 3 ascensori poiché la parete del salto della Cascata è inclinata: questo avrebbe comportato una serie di difficoltà organizzative sia per l’afflusso di turisti che avrebbero dovuto salire e scendere da un ascensore all’altro, sia a livello economico per la necessità di molto personale. Dai 3 ascensori si è dunque arrivati al progetto dell’ascensore panoramico che però ha fatto lievitare il costo del progetto a oltre 5 milioni di euro. A quel punto Marcangeli ha donato il progetto al Comune, ma non ha più garantito personalmente per la parte di investimento economico. Il progetto è dunque attualmente ‘fermo’ in Regione per le competenze che riguardano l’assessorato al Turismo di Paola Agabiti.

Melasecche e la Seconda Rivoluzione della Cascata

“Voglio parlare con l’ad di Ast – spiega Enrico Melasecche – non credo che Arvedi si tirerà indietro rispetto alla donazione di acciaio per la realizzazione di un ascensore in cristallo e acciaio inossidabile forgiato dall’acciaieria. Sarà un’opera straordinaria per il turismo così come lo è stata la realizzazione del parco chiuso della Cascata che ho realizzato in passato, opera che chiamo ‘Prima Rivoluzione’. Vorrei ora completare l’opera con ‘Seconda Rivoluzione’ e completare l’idea di parco turistico della Cascata-Piediluco, con un percorso di risalita dal belvedere dei Campacci, attraverso il campo di calcio di Marmore, fino allo sbocco sul lago di Piediluco. Dobbiamo portare i migliaia di turisti che già affollano la Cascata ad arrivare anche a Piediluco e a restare un giorno di più in città”.

Dallo Staino alla Cascata a piedi, le ‘meraviglie’ nascoste di ‘Capri’

“Sto lavorando anche al bellissimo progetto dell’itinerario Staino-Cascata a piedi, circa 5 Km. di camminata, attraverso quello che è conosciuto dai ternani come il percorso del ‘Capri’ (un torrentello che scorre dietro l’acciaieria e si estende verso la Cascata, ndr) che è pieno di meraviglie nascoste: cascatelle e una natura rigogliosa. A breve – conclude Melasecche – verrà inaugurata anche la ciclabile Terni-Narni, ancora ferma per questioni tecniche legate al leggero innalzamento degli argini del fiume che ha indotto l’autorità di bacino dell’Appennino Centrale a rimandare l’apertura per questioni di sicurezza”.