Nonostante le rassicuranti parole dell’assessore all’Ambiente, Thomas De Luca, la linea di produzione di Arvedi Ast-Tapojarvi continua a creare diversi disagi e problemi ai cittadini, negli ultimi giorni, si sono registrate alcune novità, purtroppo non positive. I vecchi alberi nei pressi del circolo di Prisciano sono stati infatti tagliati e, la barriera naturale che costituivano per arginare polveri e rumori, è venuta meno. La dirigenza Arvedi Ast-Tapojarvi aveva lasciato intendere che al loro posto sarebbero stati piantati alberi adeguati per svolgere la funzione di quelli ormai vecchi, ma sappiamo tutti che sono arrivati, invece, gli alberelli di Natale che, al momento, non possono certo svolgere il compito di barriera.
Alberi e alberelli
Negli ultimi giorni sono stati tagliati anche gli alberi che costeggiano la strada della Romita con contestuale piantumazione dei soliti mini-cipressi. L’assessore comunale, Sergio Cardinali, si è confrontato che i vertici dell’azienda per cercare di risolvere una situazione che sembra essere sempre più sospesa e ingarbugliata. Ovviamente il motivo è sempre lo stesso: nessuno ha il ‘coraggio’ di prendere una posizione davvero forte nei confronti del colosso dell’acciaio che continua a dettare tempi e condizioni degli interventi da fare per tutelare la salute di tutti i cittadini ternani. Viste le dimensioni dei cipressi messi a dimora, adesso si capisce perché Arvedi Ast prenda tempo e non abbia troppi problemi ad aspettare. Cosa si aspetta? Secondo quanto appreso l’azienda aspetterebbe la costruzione del capannone, che, così come previsto dagli accordi con l’amministrazione comunale, dovrebbe avvenire in agosto; la struttura permetterebbe di lavorare al ‘chiuso’ la scoria ed evitare così che le polveri possano disperdersi in aria. Ma staremo a vedere.
A Prisciano la situazione peggiora
A Prisciano la situazione intanto è decisamente peggiorata: ovviamente non sono pochi alberi a risolvere il problema delle polveri, nessuno è così ingenuo o fazioso da pensarlo. Ma andate a chiedere ai residenti delle case a ridosso degli stabilimenti: polveri e rumori sono ancora più fastidiosi. Quello che colpisce è, invece, l’atteggiamento e l’andamento delle cose. Invece di migliorare e adottare soluzioni di buon senso si lascia campo libera e piena libertà di azione ad Arvedi Ast che, con il benestare della Regione (almeno della precedente giunta Tesei, è ancora presto per capire se la Proietti e De Luca avranno un diverso approccio come promesso dal pentastellato) che accetta qualsiasi misura proposta da Arvedi come idonea per mitigare vibrazioni e polveri, come quella dei mini-cipressi.

Nube sospetta di polveri
Intanto lo scorso 28 febbraio si è registrato un fenomeno anomalo di fuoriuscita di strani fumi dagli impianti Arvedi Ast-Tapojarvi (come si evince dal video) che, presumibilmente, potrebbero essere polvere, visto anche gli effetti prodotti il giorno successivo su case, auto e tutto quello che si trova a ridosso delle acciaierie. Non solo. Durante la sera, era intorno a mezzanotte, i residenti hanno avvertito un intenso e fastidioso odore di bruciato e puzza nauseabonda prodotti dalla fuoriuscita ‘sospetta’. Secondo quanto siamo stati in grado di apprendere sembra che si sia verificato un fenomeno rarissimo e che non dovrebbe ripetersi in futuro. Almeno così si spera, per la salute di tutti i cittadini ternani.