Arvedi-Ast Prisciano, la Regione segue il 'Caso Terni' - Tuttoggi.info

Arvedi-Ast Prisciano, la Regione segue il ‘Caso Terni’

Luca Biribanti

Arvedi-Ast Prisciano, la Regione segue il ‘Caso Terni’

Arvedi Ast-Prisciano, dopo la rampa scorie la Regione segue il 'Caso Terni'. Tavolo tecnico con il Comitato presente
Mer, 01/10/2025 - 06:20

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Mentre il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, e l’assessore Sergio Cardinali sono impegnati nella loro personale battaglia contro il Comitato Prisciano-Terni Est (ricorderete che lo stesso Bandecchi definì ‘infami’ i cittadini del Comitato), dalla Regione arrivano segnali importanti per quanto riguarda il ‘Caso Terni’ e l’impatto ambientale di Arvedi Ast sulla conca ternana. In tempi non sospetti Tuttoggi.info aveva intervistato l’assessore regionale Thomas De Luca che aveva promesso la fine della stagione del ‘negazionismo ambientale’. Con la messa in opera del cantiere per la rampa scorie e il tavolo tecnico nella sede dell’Arpa di ieri, 30 settembre, l’assessore De Luca ha mantenuto l’impegno preso e nell’agenda della Regione Prisciano e l’inquinamento dell’area di Terni sono tornati ad avere un ruolo centrale. Nonostante il sindaco Bandecchi avesse espressamente dichiarato di non voler più a che fare con il Comitato, i cittadini sono stati invitati al tavolo e hanno avuto parte attiva nel confronto, con buona pace del sindaco e degli assessori.

Inquinamento e Arvedi-Ast

Dando seguito alla Deliberazione dell’assemblea legislativa n. 35 del 5 giugno 2025, ieri si è tenuto il primo tavolo di confronto alla Sala Arpa di Terni, volto a monitorare l’impatto ambientale dell’insediamento siderurgico del quartiere di Prisciano. La convocazione del tavolo, promossa dall’assessore regionale all’ambiente e all’energia, Thomas De Luca, avviene in attuazione della delibera votata in consiglio regionale lo scorso 5 giugno, frutto della proposta di risoluzione della II Commissione consiliare permanente presieduta da Letizia Michelini.

Arvedi-Ast e Prisciano, l’accordo di programma è in atto

Nonostante le tempistiche non siano quelle auspiacate dal Comitato, tuttavia “L’Accordo di Programma è in fase di verifica ma tutti gli attori lo stanno già attuandocome dichiarato dall’assessore regionale Thomas De Luca L’azienda con la realizzazione della nuova Rampa Scorie e la Regione procedendo in maniera regolare sulla Paur del progetto di landfill mining relativo alla discarica e sulla soluzione energetica legata alle grandi derivazioni idroelettriche” stanno cercando di risolvere il problema in modo strutturale e non con misure tampone o con soluzioni improbabili che hanno lasciato per anni che l’area Est della città, e in sostanza tutta Terni, fossero in balia del puro interesse economico legato alla produzione di acciaio”.

Il Comitato presente all’incontro

“Registriamo per la prima volta una fase del tutto nuova dove il dialogo istituzionale è finalizzato al controllo partecipato del territorio, dove cittadini e lavoratori pongono questioni legate a tematiche ambientali e sanitarie con un monitoraggio costante e le relative soluzioni – spiega De Luca – Una strategia integrata per il miglioramento continuo della situazione ambientale di Terni. Grazie soprattutto al supporto scientifico di Arpa per l’attuazione dell’Accordo di Programma rispetto alla verifica puntuale dell’avanzamento dei lavori sulla nuova Rampa Scorie e al monitoraggio delle emissioni. L’obiettivo per la Rampa Scorie è la fine dei lavori entro la prossima primavera ed il Comitato di Prisciano sarà incluso nelle attività di monitoraggio sanitario”.

Il tavolo tecnico

“Il tavolo tecnico a cui hanno partecipato il Comitato Prisciano, che ha riconosciuto e sottolineato il cambio di passo grazie all’azione della Giunta regionale pur nella consapevolezza delle grandi sfide che ancora restano da affrontare per risolvere definitivamente il problema, il Comune di Terni, Arpa Umbria, Arvedi-Ast e le organizzazioni sindacali risponde all’impegno assunto dalla Giunta Regionale di riattivare un confronto regolare tra le parti coinvolte, a seguito delle problematiche ambientali emerse e della richiesta di audizione presentata dal Comitato Prisciano che aveva precedentemente evidenziato disagi causati da circa 30 anni di convivenza con l’attività siderurgica, tra cui polveri corrosive, fenomeni odorigeni, vibrazioni, e una forte preoccupazione per le conseguenze sulla salute umana, richiedendo uno studio epidemiologico alla luce del superamento dei valori obiettivo di Nichel e dei valori alti di PM10″.

Gli obiettivi

Gli obiettivi centrali del tavolo di confronto, che dovrà essere convocato con cadenza regolare, vanno dal monitorare lo stato di attuazione degli interventi proposti da Arvedi-Ast e delle prescrizioni autorizzatorie definite dalle autorità competenti; alla verifica a posteriori della corretta realizzazione degli adempimenti richiesti e l’efficacia degli stessi, fino all’analisi di eventuali nuove problematiche emergenti e l’individuazione di eventuali azioni risolutive.

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