Arvedi Ast, firmato accordo di programma | Vale 1.132 milioni di euro - Tuttoggi.info

Arvedi Ast, firmato accordo di programma | Vale 1.132 milioni di euro

Redazione

Arvedi Ast, firmato accordo di programma | Vale 1.132 milioni di euro

Arvedi Ast, oggi la firma dell'accordo di programma. Giornata storica dopo anni di attesa. Raggiunto accordo con il Governo
Mer, 11/06/2025 - 12:00

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Aggiornamento ore 17-15 – È stato sottoscritto pochi minuti fa, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l‘Accordo di programma “Per l’attuazione del progetto integrato di messa in sicurezza e di riconversione industriale del sito di Acciai Speciali Terni”. A firmare il documento il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, l’assessore allo Sviluppo economico di Terni, Sergio Cardinali, l’amministratore delegato di Acciai Speciali Terni S.p.A., Dimitri Menecali. “Gli impegni sottoscritti hanno l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico sostenibile, il risanamento ambientale e la decarbonizzazione del sito produttivo Ast, situato nel sito d’interesse nazionale di Terni-Papigno e nell’area di crisi industriale complessa di Terni-Narni” – si legge in una nota della Regione.

accordo ast

Arvedi-Ast-Governo, finalità dell’Accordo

L’Accordo, stipulato ai sensi dell’articolo 252-bis del D.Lgs. 152/2006, segue alcune linee strategiche e finalità come coordinare gli interventi per il risanamento ambientale e la riqualificazione produttiva del sito della Acciai Speciali Terni; garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e, ove possibile, il loro incremento futuro; promuovere la formazione e riqualificazione professionale dei lavoratori Ast; sostenere la neutralità climatica e la riduzione delle emissioni inquinanti, in linea con gli obiettivi europei e nazionali.

Il Piano ambientale integrato

Uno dei punto fondamentali dell’accordo di programma era quello relativo al “Piano ambientale integrato”. Secondo quanto contenuto nel documento gli obiettivi sono la decarbonizzazione con l’ introduzione di tecnologie avanzate per l’utilizzo di idrogeno verde e combustibili alternativi; l’efficientamento energetico: riqualificazione degli impianti produttivi e aumento della resa produttiva: l’economia circolare con il recupero e trattamento degli scarti produttivi; la produzione di acciaio green: risposta alle richieste di mercato per prodotti a basso impatto ambientale e che impieghino fonti e vettori energetici alternativi; la bonifica ambientale: messa in sicurezza operativa e permanente del sito, con particolare attenzione al suolo, sottosuolo e acque sotterranee. Ogni ampliamento sarà coniugato al raggiungimento degli obiettivi di recupero di volta in volta raggiunti; la qualità dell’aria e delle acque: riduzione degli inquinanti tipici del processo siderurgico.

Investimenti

Il Piano economico-finanziario prevede un investimento complessivo di 1.132 milioni di euro, suddiviso in due fasi:

· Prima fase (2022-2028): investimenti per 557 milioni di euro, destinati a interventi di efficientamento energetico, sicurezza ambientale e riqualificazione degli impianti

· Seconda fase: investimenti per 573 milioni di euro, con focus sulla produzione di acciaio elettrico e magnetico a bassa impronta di carbonio

Nodo energia

Uno dei temi cruciali dell’accordo è regolato dall’articolo 7 che stabilisce come “al fine di rendere ambientalmente ed economicamente sostenibili i costi energetici, tenuto conto che ciò costituisce un requisito per la produzione competitiva di acciaio inossidabile e magnetico”, Regione Umbria si impegna a valutare forme di gestione mista pubbico-privata per le concessioni energetiche. Inoltre, conformemente al quadro normativo vigente nazionale e comunitario, si dichiara disponibile a riservare il 30% della capacità produttiva energetica alle aziende energivore umbre, che garantiscano di mantenere livelli occupazionali e obiettivi ambientali coerenti. L’energia sarà ceduta al costo di produzione maggiorato di una fee commerciale in linea con quella applicata dal mercato. Le parti valuteranno inoltre la possibilità di attivare sistemi di produzione e consumo semplificati (SSPC) e Ast si dichiara disponibile a co-investire per aumentare la capacità dei bacini idroelettrici regionali

Occupazione

Ast si è anche impegnata a mantenere gli attuali livelli occupazionali (2.229 dipendenti diretti e 181 nelle società controllate); stabilizzare i lavoratori somministrati; avviare percorsi formativi per la riqualificazione professionale, in collaborazione con le istituzioni. La Regione Umbria supporterà interventi di politica attiva del lavoro attraverso il Programma Regionale Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027.

Qualità dell’Aria

Il Governo e la Regione Umbria, con il supporto di ISPRA e ARPA Umbria, condurranno studi specifici per:

· Individuare le sorgenti emissive di nichel

· Monitorare la qualità dell’aria nella Conca ternana

· Aggiornare l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) di Ast con prescrizioni mirate

“Si tratta di un accordo che rappresenta un passo fondamentale per il rilancio del sito produttivo Ast e per la tutela ambientale del territorio di Terni – conclude la Regione – Grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, si punta a creare un modello di sviluppo sostenibile, competitivo e rispettoso dell’ambiente”.

Si è tenuto in data odierna presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) una riunione tra esponenti del governo, azienda Arvedi-AST e le organizzazioni sindacali alla presenza delle istituzioni regionali e territoriali per la presentazione dell’accordo di programma legato agli investimenti del gruppo Arvedi sul sito ternano delle acciaierie. Per noi questo rappresenta un elemento di continuità con un metodo che si è assunto con il governo rispetto a queste procedure, che seppur non coinvolgendo il sindacato in parte attiva nella loro realizzazione, viene dal governo condiviso con noi prima della sua firma per ascoltare comunque il parere delle organizzazioni e le loro indicazioni. È per noi un passo fondamentale perché per rilanciare siti di interesse nazionale legati a settori strategici come quello della siderurgia non lo si può fare prescindendo da una sinergia fortissima tra lavoratori, aziende, istituzioni nazionali e locali che vengono poi – appunto – tradotte in accordi di Programma. Per noi è importante che questi accordi possano contenere, forti di esperienze negative degli anni scorsi, anche delle clausole di salvaguardia e di penalità per gli inadempienti. Questo può essere un vincolo importante affinché gli investimenti e gli impegni che si prendono in sede istituzionale vengano mantenuti.
L’accordo prevede anche una norma che abbatta i costi operativi agendo sul credito d’imposta per le aziende che realizzano acciaio inossidabile ed una legge regionale che indirizzi almeno il 30% della produzione idroelettrica alle imprese energivore del territorio.
Previsto un comitato esecutivo che possa fare da supervisore alla realizzazione dell’accordo e clausole penali rescissorie in caso di inadempienza.
Apprezziamo di sicuro la coerenza nel metodo utilizzato dal Ministero che ha mantenuto gli impegni di condivisione con le organizzazioni sindacali prima della firma di questo accordo. Siamo convinti che potrà essere volano sia per gli investimenti ma anche per la valorizzazione dei lavoratori attraverso le ulteriori stabilizzazioni e con l’avvio di una buona contrattazione aziendale che dia lustro a una realtà siderurgica importante come quella di Arvedi AST.

Fim

Cisl


Nella giornata di oggi, 11 giugno, è stato finalmente firmato l’accordo di programma tra Governo italiano e Arvedi Ast. Dopo mesi, anni, di trattative, finalmente, si è trovato l’equilibrio per il rilancio delle acciaierie ternane di viale Brin, polo siderurgico strategico a livello nazionale e, ovviamente, regionale. Alle ore 16.00 le parti sono convocate al Ministero dell’Impresa e del Made in Italy per la sigla del documento che dovrebbe dare seguito alle tante promesse fatte in sede di vertici e riunioni da parte di Arvedi e Governo . “Una giornata storica non solo per Terni, ma anche per la Regione Umbria. Un risultato che rappresenta un punto di partenza di un lungo percorso”è quanto dichiara il consigliere regionale Francesco Filipponi (Pd).

Arvedi Ast, accordo di programma | PD “Momento cruciale”

“Si tratta – sottolinea Filipponi – di un momento cruciale per la città di Terni, atteso da oltre tre anni e costruito man mano con il coinvolgimento di tutte le istituzioni. Mimit, Mase, Regione, Provincia, Comune e azienda, rappresentata dal Cavalier Giovanni Arvedi, hanno raggiunto l’obiettivo dopo numerose riunioni effettuate. E con il mondo sindacale parte integrante di questo cammino. Una firma che porta in dote una rinnovata fiducia per tutto il sistema produttivo regionale. Ora sarà nostro compito verificare nel corso del tempo gli impegni presi dal punto di vista del lavoro, dell’ambiente e della sicurezza. Grazie alla presidente Stefania Proietti, alla Giunta regionale, alla maggioranza e agli uffici per essere riusciti ad ottenere questo risultato”.

Cgil-Fiom “Verificheremo gli impegni assunti da istituzioni e Arvedi”

“Alle ore 16:00 ci verrà presentato l’accordo di programma sottoscritto in quel momento conosceremo gli impegni delle istituzioni e di AST per lo sviluppo del sito e verificheremo se quanto contenuto nel dettaglio del piano industriale è in coerenza con gli impegni assunti nei vari incontri” è quanto dichiarato a Tuttoggi dal segretario della Fiom, Alessandro Rampiconi.

Servizio in aggiornamento

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