Un appuntamento dedicato a chi rimarrà in città. Fino a qualche decennio fa era ancora viva la tradizione della famosa Festa di Monteluce, la festa dell’Assunta. Festa religiosa in onore della Vergine assunta in cielo, ma vissuta da tutta la città con ampia partecipazione dei perugini che si recavano a Monteluce. Un tempo c’era la grande fiera del bestiame dal Toppo alla Piazza antistante la Chiesa dove intere famiglie si recavano per godersi la festa in allegria con i festosi fischietti, e i giochi dei bambini e l’immancabile porchetta, il vino e i cocomeri. La decadenza del quartiere, soprattutto dopo la chiusura del Policlinico, ha lasciato per Ferragosto a Monteluce soltanto le piantine di basilico della Parrocchia e qualche venditore di cocomeri.
Ma un gruppo di volenterosi abitanti di Monteluce ha deciso di reagire e ha dato vita all’Associazione Bosco sacro di Monteluce con l’intento di rianimare culturalmente il quartiere a partire dalla sua coscienza storica.
La storia. Come prima iniziativa Bosco Sacro vuole ricordare alcuni aspetti tradizionali della festa e dell’antica fiera, affiancando così le attività giàprogrammate dalla Parrocchia. Con la collaborazione del Comune di Perugia, Assessorato al Commercio, di un gruppo di volontari e di alcuni commercianti, il 14 e il 15 agosto nella piazzetta antistante la farmacia, messa cortesemente a disposizione dall’AFAS, ci saranno festose bancarelle con prodotti di vario generei realizzati per l’occasione, articoli di artigianato, fra cui artistici fischietti in ceramica, ma anche erbe officinali, libri, foto, stampe e disegni. Segno di integrazione, ci sarà un banco allestito dai ragazzi cinesi che così numerosi abitano nel quartiere, per invitarli al dialogo.
Arte. Per ricordare poi le radici della festa di Monteluce, l’Associazione collocherà nella piazza due grandi riproduzioni: una foto dei primi del ‘900 con le botteghe che fin dal XIII sec. che si aprivano nell’attuale via Cialdini agli avventori della Festa dell’Assunta, e un bellissimo dipinto della Fiera di Monteluce del Mangiarelli con la piazza brulicante di bovini. In piazza, a parlare con la gente del quartiere ci saranno ovviamente i promotori dell’Associazione, che oltre a raccogliere adesioni, illustreranno i loro progetti. Fra questi le conferenze autunnali sulla storia antica e recente di Monteluce e la proposta per il riassetto urbanistico della piazza. Ma l’obiettivo più ambizioso è quello di progettare, d’intesa con la Parrocchia, le Clarisse di Sant’Erminio e le istituzioni civili, importanti iniziative in vista della ricorrenza dell’VIII centenario della fondazione dell’antico Monastero, che cade nel 2018.