La chiave del successo di Remo è nell’arte di non mollare mai. "Vorrei tornare alle mie origini, a ciò che ho imparato e che mi ha formato"
“L’unicità non si trova sugli scaffali di un negozio. Si crea con le mani, con il cuore, con l’anima.” Poche parole che racchiudono l’essenza del meraviglioso mondo di Remo Sabbatucci. Così parla della sua passione: il legno e tutto quello che si può creare con questo materiale in modo particolare le cucine, la sua prima passione.
Per Remo da sempre il legno non è solo una questione di mestiere, ma una vera e propria arte creativa che scorre nelle sue vene. Da giovane, osservava con occhi incantati suo padre lavorare nella bottega di famiglia, dove il profumo dei trucioli di legno e il rumore ritmico degli strumenti erano la colonna sonora di un’arte antica.
“Il legno, non era e non solo materiale per me: è vita. Avere la possibilità di trasformare la natura in qualcosa di funzionale e bello è qualcosa che mi emoziona.” Così inizia la sua intervista Remo Sabbatucci. E’ così che nasce la sua passione, nell’essenza del creare con le proprie mani, nella semplicità delle cose autentiche.
L’inizio del viaggio
Remo si era specializzato nelle cucine e da qui che ha inizio il suo viaggio in questo affascinante mondo.
“Quando sono entrato in questa attività, mi sono specializzato nelle cucine,” ricorda con uno sguardo che suggerisce anni di esperienza. “Per diversi anni, fino a quando c’era la Lira era più facile vendere le cucine. Poi con l’Euro c’è stato un regresso, non ne abbiamo fatte molte. Purtroppo con l’Euro, i costi sono diventati troppo elevati e si sono più rivolti ai mobilieri, per cui noi da quel lato lì abbiamo avuto una flessione e ho dovuto reinventarmi, trovare altre strade, altri mercati,” prosegue Remo. E così ha fatto. Ma, nonostante tutto, la cucina è rimasta il suo punto fermo, il suo campo di battaglia preferito, quello che fa attivare in lui creatività e ingegno che lo contraddistinguono.
Essere pronti al cambiamento
Reinventarsi resta la chiave per essere migliori nel settore sul mercato. In un mercato sempre più competitivo e standardizzato, Remo ha ben presto capito che per emergere, là dove le grandi catene dettano legge, avrebbe dovuto trovare una sua nicchia, unica e inimitabile.
“Quando un cliente viene da me, Io lo faccio parlare di quello che vuole, lo faccio sognare. Poi per me è come creare una scultura, è una cosa minuziosa, perché io sfrutto tutti gli spazi, a differenza dei mobilieri che vendono lo standard,” così racconta orgoglioso come riesce a emozionare i suoi clienti.
Remo non è solo un falegname. È un artigiano della precisione, un innovatore che trasforma ogni sfida in un’opportunità per migliorare e per differenziarsi. “Fare un mobile di una misura diversa dallo standard non mi costa niente,” spiega, evidenziando il suo approccio pratico ma estremamente personalizzato. “In più, posso offrire un’alternativa al cliente finale sulla scelta dei materiali.”
Il valore dell’artigianalità sta diventando sempre di più una chimera, per molti troppo costosa per altri un sogno irrealizzabile perché bombardati da prodotti sempre più veloci da realizzare e a prezzi competitivi.
Affidarsi alle abilità e all’esperienza di Remo vuol dire non solo acquistare una cucina, ma vivere un’esperienza emotiva che non ha eguali. Significa entrare in un mondo dove la qualità viene prima di tutto, dove il cliente non è un numero, ma una persona con desideri e bisogni unici.
“Quando vai a prendere una cucina da un mobiliere, trovi principalmente truciolare, rivestito di falsa bellezza. Noi, invece, abbiamo una vasta scelta di materiali con cui possiamo fare il lavoro,” sottolinea Remo. “Non facciamo mai carcasse in truciolare; a volte le facciamo in multistrato, altre volte in listellare, a seconda di come il cliente vuole il mobile. Per cui, la qualità rispetto a quella del mobiliere è molto più alta” prosegue orgoglioso.
Il valore delle cucine di Remo non sta solo nei materiali di alta qualità che utilizza nelle sue opere, ma anche nella maestria con cui vengono assemblati. Ogni pezzo è unico, ogni cucina è un capolavoro su misura come se fosse un abito cucito da un sarto. “Se una base deve essere da 42, la faccio da 42, non da 45 per adattarsi a misure standard,” afferma con orgoglio. Questo è il tocco di Remo: un servizio che non si limita ad adattare, ma che crea da zero, su misura per ogni singolo cliente.
Il ritorno alle cucine…
Ma l’esperienza di Remo va oltre il prodotto. Recentemente, ha realizzato una cucina per suo figlio, mettendo in campo i materiali migliori e curando ogni dettaglio. Un’opera che ha riaperto una passione che per anni è rimasta lì ad impolverarsi e da qui la voglia di trasmettere al cliente la stessa emozione che ha provato nel vedere la sua opera terminata.
“Questo è il messaggio che vorrei trasmettere alle persone: non devono avere paura di rivolgersi a un falegname, perché io offro preventivi chiari fin dall’inizio.” Le sue cucine, infatti, non essendo cucine da mercato di massa, hanno una qualità che può competere con quelle dei negozi di arredamento di alta gamma.
… e l’apertura agli accessori per il bagno
Ma c’è molto di qui in questa passione. Remo è anche un innovatore e i sui sogni sono ambiziosi nel prossimo futuro. “Da qualche tempo sto lavorando su nuovi progetti, dalla produzione di accessori in legno per il bagno, esposti a Milano, alla creazione di uno showroom per l’arredamento degli stessi”, così racconta entusiasta. La sua energia è contagiosa: ogni progetto, ogni nuovo cliente è un’opportunità per Remo di dimostrare che l’artigianato può ancora avere un posto di rilievo in un mondo sempre più omologato e standardizzato.
La chiave del successo di Remo è nell’arte di non mollare mai. “Vorrei tornare alle mie origini, a ciò che ho imparato e che mi ha formato,” dice. Ed è questa la sua forza: l’abilità di adattarsi, di reinventarsi, ma sempre mantenendo un piede ben saldo nelle sue radici. Remo non ha paura di affrontare nuove sfide, anzi sono proprio le sfide a dargli i giusti stimoli per fare la differenza, perché sa che ogni pezzo di legno che tocca può diventare un’opera d’arte. E così, mentre molti si scoraggiano di fronte ai cambiamenti del mercato, Remo continua a scolpire il suo futuro, un cliente alla volta, un pezzo unico alla volta.
Morale della storia? Non è mai il mercato a definire il valore di un artigiano, ma la sua capacità di adattarsi, di rimanere fedele alla propria passione e di vedere opportunità dove altri vedono ostacoli. Remo ci insegna che la qualità, l’attenzione al dettaglio e l’amore per il proprio mestiere sono la vera essenza del successo. L’esempio che basta avere tre ingredienti per distinguersi sul mercato: passione, talento, e sogno che abbinato alla capacità di ognuno di noi di reinventarsi, senza mai perdere di vista ciò che ci rende unici, sono gli ingredienti per un cocktail di successo.