Cultura & Spettacolo

“Arte e giustizia sociale”, progetto Unesco a Terni con “Utopia”

La V Settimana dell’educazione artistica, tramite il progetto promosso dall‘Unesco “EnRedadas”, fa tappa a Terni con la mostra d’arte “Utopia”. L’evento, nato in Spagna grazie alla coordinazione della professoressa dell’università autonoma di Madrid, Angeles Saura, ha l’obiettivo di creare una sinergia tra tra artisti che gravitano nel mondo dell’arte e dell’educazione artistica, uniti nel tema unico dell’”Arte e giustizia sociale”.

La mostra è stata inaugurata questa sera propria dalla prof.ssa Saura che ha sottolineato come l’arte “E’ vita, scoperta del proprio patrimonio e un risorsa del turismo, perché muove l’economia”. Oltre al direttore dell’accademia delle Belle Arti di Terni, Igor Borozan, era presente anche l’assessore alla Cultura di Terni, Giorgio Armillei che ha spiegato il motivo per il quale l’amministrazione ha deciso di patrocinare l’evento: “Abbiamo deciso di sponsorizzare questa mostra per due motivi, prima di tutto per favorire il massimo dell’espressione, innovazione e ricerca nel settore dell’arte contemporanea. Secondo, per mettere in relazione esperienze artistiche internazionali di grande rilevanza”.

Il tema centrale di tutte le esposizione è “Arte e giustizia sociale” e ogni città coinvolta ha proposto un tema al proprio evento e per le esposizioni sono state scelte location di prestigio storico e culturale. Una grande mostra reale e contemporaneamente virtuale, un progetto internazionale che cerca la conoscenza attraverso percorsi formativi diversi, realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo. Per l’Italia il tema proposto è “Utopia”: ogni artista interessato partecipa realizzando un’opera incentrata appunto sulla parola “utopia” e su tutti i suoi significati e collegamenti possibili. Oltre sessanta gli artisti selezionati provenienti da tutto il mondo.

L’inaugurazione è stata introdotta da “Asintoto”, il lavoro coregorafico di Livia Massarelli, costruito sull’utopia della disintegrazione delle barriere, rappresentate da veli squarciati a ritmo di musica tribale elettroacustica. La coreografia, pensata sulla musica di Maurizio Massarelli, “Aureo Verso”, vincitrice nel 2002 del concorso internazionale di composizione elettronica “Pierre Schaffer”, è un bisogno di rompere le barriere che dividono i popoli e di ribellarsi alle bombe che distruggono vite e popolazione civile.

© Riproduzione riservata