Per sabato 6 gennaio 2024 ci saranno dalla mattina i “Mercatini di Natale”, con la mostra mercato dei prodotti di artigianato locale.
Proseguono per l’Epifania le iniziative del cartellone di “Arrone NatalÈ”. Ad animare le vie e le piazzette del suggestivo castello di Arrone per la giornata di sabato 6 gennaio 2024 ci saranno dalla mattina i “Mercatini di Natale”, con la mostra mercato dei prodotti di artigianato locale. Mentre dalle ore 17.30 si terrà il terzo appuntamento con la XXIV° edizione del presepe vivente di Arrone con le scene animate della vita al tempo di Gesù, accompagnate dalla “discesa degli Angeli” che dalla torre campanaria della Chiesa S. Giovanni Battista, “voleranno” fino alla capanna della Natività.
Alle ore 15.00 di sabato 6 gennaio la Befana sarà la grande protagonista della piazza. Come da tradizione ormai da anni infatti, grazie alla collaborazione dell’Avis Comunale di Arrone, la vecchia signora arriverà per consegnare calze e dolciumi
a tutti i bambini presenti.
Domenica 7 gennaio alle ore 16.30, il Teatro Comunale di Arrone, accoglierà la presentazione del libro “Il Caravaggio Ritrovato” di Giovanni Tomassini, ingegnere e scrittore umbro che narra nel suo testo della fine del secolo XVI, quando Francia e Spagna si contendevano il dominio del territorio peninsulare e in Italia il motto dei tempi era “Franza o Spagna purché se magna”. Le più grandi casate italiane non rimasero a guardare gli accadimenti senza fare nulla e non a caso ressero direttamente o indirettamente il Papato per un altro secolo. In questo frangente un giovane lombardo, al secolo Michelangelo Merisi da Caravaggio, grazie alla sua arte entrò casualmente nelle loro trame. Un libro che racconta le vicende storiche e pittoriche del tempo, per arrivare alla scoperta dell’affresco raffigurante la Cena di Emmaus situato sulla navata di destra della chiesa di Santa Maria Assunta in Arrone, e del giallo sull’attribuzione del dipinto al Caravaggio o a Giovanni Antonio Galli, detto lo Spadarino.
Le iniziative di “Arrone NatalÈ”, rese possibili anche grazie al sostegno della Fondazione CARIT, animeranno il castello e le frazioni di Arrone fino al 14 gennaio 2024.