La notizia: debuttano le ronde della «Guardia nazionale italiana», già ribattezzate «ronde nere», pronte a pattugliare le strade 24 ore su 24, affiancando le «ronde padane» non appena sarà in vigore il disegno di legge sulla sicurezza approvato dal Parlamento. L'Associazione onlus «Guardia nazionale italiana» è stata presentata sabato mattina a Milano durante il primo convegno nazionale del Movimento sociale italiano – Destra italiana. Per ora, spiegano i vertici nazionali dell'Msi, ci sono a disposizione 2.100 volontari in tutto il Paese, concentrati soprattutto in Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. La Guardia nazionale è un'iniziativa apolitica, precisano, nell'ambito dell'attività del nascente Partito Nazionalista italiano guidato da Gaetano Saya, rinviato a giudizio nel 2004 per propaganda di idee fondate sulla superiorità e l'odio razziale, diffuse attraverso il sito Destranazionale.org.
Saya ha descritto la divisa che indosserà chi farà le ronde: camicia grigia con cinturone e spallaccio neri, cravatta nera, pantaloni grigi con banda nera laterale, basco o kepì grigio con il simbolo dell'aquila imperiale romana. Il loro equipaggiamento completo prevede elmetto, anfibi neri, guanti di pelle e una grossa torcia elettrica di metallo nero (la famigerata Kill-lights della polizia americana).
L'analisi del modello comunicativo: se volevano far capire a cosa si riferivano, scegliendo il loro abbigliamento, non hanno lasciato dubbi, non fosse altro che per quella grandiosa aquila imperiale che campeggia sul berretto nero con tesa insospettabilmente alta. Parafrasando Chiambretti in una gustosa intervista di qualche anno fa a Little Tony:” Scusi Sig. Little ma per lei il ciuffo è un simbolo fallico? “, spiegando semplicemente quello che 100 analisi sociologiche non avrebbero potuto. In questo caso qualche dubbio sulla “tesa” sorge spontaneo.
Ancor di più la scelta dei colori diventa inequivocabile, come quella dei pantaloni grigi con banda nera, o l'uso dell'elmetto, che presuppone difesa da qualcosa o qualcuno, forse.
La Blogsfera: scatenati i blogghisti della rete che in un sol grido citano quella che per molti è stata una fulminante analogia.
In una memorabile scena del film The Blues Brothers, Jack e Elwood, incappano in un gruppo di nostalgici nazisti dell'Illinois e Jack in un momento di grande realismo socioanalitico americano , stile anni '80, dice sommessamente ” Io odio i nazisti dell'Illinois”, scatenando una caccia epica del gruppastro paranazista ai due scalcagnati ” illuminati”.
Irripetibili alcuni dei commenti riportati nei Blog. Ma ineffabile la somiglianza dell'indossatore delle camicie grigie con il capo dei nazisti dell'Illinois (guarda le foto della gallery).
Morale della favola: mai avere paura di ciò che è evidente ed ha già rappresentato qualcosa di negativo nell'esperienza storica di un popolo, di una nazione o di una società. Il messaggio comunicativo della Guardia nazionale italiana rappresenta un quadro chiaro di riferimento, pertanto facilmente circoscrivibile. Fa più paura ciò che non ha riferimenti e che nasce senza elementi identificativi, scatenando all'improvviso conseguenze non gestibili.
Post scriptum: ne sentivamo la mancanza?
(Carvan…dell'Illinois)
(fonte Corriere.it)