Claudio Bianchini
Ieri sera la scena si è ripetuta: stavolta lo scenario era quello di piazza Faloci Pulignani ed i tamburini quelli del rione Giotti impegnati a provare difronte alla Taverna del Prete di Rostoviglio. Pochi minuti dopo le 23 è intervenuta una pattuglia della Polizia Municipale per chiedere il blocco dei pistilli, ma stavolta è intervenuto direttamente il presidente dell'Ente Giostra, Domenico Metelli che ha cercato di fare da mediatore e calmare gli animi, insieme allo stesso priore giottino Leonardo Dolci. Ma ormai i tamburini hanno perso la pazienza, e minacciano proteste clamorose.
Metelli bacchetta i Vigili Urbani – “Capisco le lamentele dei residenti del centro storico per i disagi legati al periodo quintanaro, ma non possiamo tollerare il fatto che i vigili urbani si presentino alle nove e un quarto di sera, per far smettere di suonare i nostri tamburini. Questa è la città della Quintana, non ci si può lamentare tutto l’anno perché Foligno è in letargo e poi protestare quando si rianima. Credo che la polizia municipale, anche se chiamata ad intervenire, abbia cose più importanti e serie alle quali interessarsi”. Questo il pensiero sfogo del presidente dell’ente giostra, Domenico Metelli, sulle recenti polemiche.
Stasera vertice dei tamburini – Intanto i dieci capi tamburini si sono autoconvocati per questa sera alle 19 al fine di studiare eventuali azioni comuni di protesta per richiamare l’attenzione della città. Una vicenda che in questi giorni continua a serpeggiare sui social network, tanto da aver assunto i contorni di un vero e proprio dibattito cittadino. Al di là di toni provocatori e minacce di azioni eclatanti, dovrebbe passare una linea più morbida, e sembra prendere sempre più piede l’idea di non eseguire lo spettacolo unico al Campo de li Giochi, facendo leggere un comunicato appello allo speaker Mauro Silvestri.
Vecchi accordi verbali – Lo stesso presidente Metelli si dimostra pronto a ricevere i capi tamburini a Palazzo Candiotti, e per smorzare i toni ricorda una vecchia intesa del 2008. “Avevamo raggiunto un accordo non scritto, con l’allora sindaco Manlio Marini e l’ex comandante dei vigili urbani – fa sapere – in base al quale durante le due settimane di giugno e di settembre, i tamburini erano autorizzati a provare entro le mura, sino alle dieci e tre quarti di sera. Mi sembra un’intesa ragionevole – aggiunge – sinceramente non credo serva una delibera ufficiale dell’amministrazione comunale, basterebbe far rispettare i patti già in vigore negli anni scorsi”.
Soluzione all'italiana – E proprio oggi Palazzo Candiotti ha diramato una comunicazione ai priori ed ai capi tamburini, per informare che il Servizio ambiente del Comune di Foligno ha rilasciato un'autorizzazione provvisoria del superamento dei limiti massimi di esposizione al rumore in ambiente esterno. In base a questo escamotage burocratico (perchè di questo si tratta) i tamburini potranno effettuare le prove fino alle 23 mentre per le serate del 14 e 15 giugno sono autorizzati a suonare sino al termine del cerimoniale in piazza della Repubblica e della Giostra al Campo de li Giochi.
Serve un'ordinanza – L'Ente Giostra rassicura tutti, specificando che a settembre verrà chiesta un'ulteriore deroga in base alle normative di inquinamento acustico. Ed è questo il punto: il suono dei tamburini non può essere considerato 'inquinamento acustico' per il quale viene concessa una deroga. Serve un'ordinanza del sindaco di Foligno, ovvero della Città della Quintana, dove si autorizzano i tamburini a suonare sino alle 22.45 concedendo loro il meritato riconoscimento, e tutelando al tempo stesso il diritto alla quiete dei residenti del centro storico.