Da New York all’Università dei Sapori di Perugia per una settimana di formazione intensiva su cucina italiana, dieta mediterranea ed eccellenze agroalimentari: protagonisti 10 chef della Grande Mela che hanno scelto l’Università dei Sapori per un percorso formativo finalizzato ad acquisire competenze altamente specializzate sulle caratteristiche e l’origine dei prodotti, le modalità di produzione e di lavorazione e sulle ricette delle specialità culinarie italiane.
L’iniziativa nasce dalla sempre più stretta collaborazione tra Università dei Sapori e Lotito Food, uno dei più importanti importatori e distributori dell’Italian Food negli Stati Uniti, che hanno il comune obiettivo di promuovere e valorizzare la cucina e i prodotti made in Italy in America.
A fare gli onori di casa, all’arrivo degli chef ospiti, la presidente di Università dei Sapori, Senatrice Anna Rita Fioroni che, in un incontro informale, ha evidenziato l’importante lavoro svolto da Università dei Sapori, insieme all’Università degli Studi di Perugia, per la valorizzazione delle dieta mediterranea attraverso il progetto Medinet, illustrato poi dal professor Francesco Galli, docente di Biochimica clinica della nutrizione nell’ambito del corso di Laurea Magistrale Scienze della alimentazione e nutrizione umana, all’Università di Perugia. Medinet parte dall’idea di reinterpretare in chiave moderna la dieta mediterranea come valido strumento di prevenzione basato sulla correzione degli stili di vita e sulla sostenibilità ambientale ed economica delle filiere dell’alimentazione umana ed animale.
Tante le aspettative che gli chef americani ripongono in questa settimana di studio, da cui contano di tornare a casa con un ricco bagaglio di conoscenze che gli consenta di valorizzare al meglio i sapori e i valori della cucina italiana negli USA. Il programma prevede lezioni di cucina con gli chef di Università dei Sapori, degustazioni e visite guidate presso le più rappresentative aziende di produzione di prodotti agroalimentari umbri, anche per far percepire in maniera diretta il valore della filiera corta come strumento che garantisce la qualità dei prodotto, esaltandone al meglio il sapore e i valori nutrizionali.
Una settimana di scambio e di confronto che sarà un sicuro arricchimento per tutti gli chef protagonisti, formatori e formati, in una struttura formativa che aspira sempre più a diventare un punto di riferimento internazionale per la diffusione della cultura alimentare e dei sapori italiani nel mondo.