Drogometro. Nuova parola, nuovo strumento. Da sabato e per i prossimi tre mesi chi si metterà alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti avrà un nemico in più. Un piccolo macchinario, grande quanto un lettore di carte di credito e che i tecnici chiamano “Alere”, sarà infatti oggetto di un progetto pilota sulla sicurezza stradale che coinvolgerà 19 città d’Italia tra cui appunto Perugia e permetterà di controllare fino a 100 automobilisti a servizio.
Il drogometro non è altro che un nuovo precursore (ovvero un test preliminare con risposta immediata che segnala agli agenti i soggetti sui quale procedere con i prelievi più specifici), agli automobilisti fermati verrà chiesto dopo essere stati informati ed aver espresso il consenso, di tenere in bocca una sorta di cannuccia che assorbe la saliva. Questa una volta immessa nel lettore è in grado di dire in pochi secondi se il soggetto ha assunto droghe. Lo strumento può infatti rilevare la presenza di cannabinoidi, anfetamine, metanfetamine, cocaina e oppiacei. Se lo scontrino che viene emesso da esito positivo allora si passa al kit diagnostico, più preciso e sempre sulla saliva.
La novità con questo nuovo dispositivo, donato alla polizia dalla Fondazione Ania, sta nel fatto che mentre per ottenere l’esito degli esami specifici servono una decina di giorni, in questo modo sarà possibile ritirare la patente al conducente (in via preventiva) anche alla sola risposta positiva del drogometro, ovvero in tempo reale direttamente sul posto, in attesa delle risposte delle analisi.
Un vero stravolgimento in termini di prevenzione per la sicurezza stradale. Infatti se fino ad oggi era difficile individuare solo da un sommario contatto con l’utente l’assunzione di una qualche sostanza stupefacente, a differenza magari dei sintomi tipici dell’assunzione dell’alcol, oggi si potranno fare valutazioni non solo a seguito di incidente stradale, quando il test antidroga è obbligatorio.
Mancava un test come per l’alcol. “Compito primario della polizia stradale è quella di controllare e sanzionare gli utenti della strada che guidano sotto l’effetto di droga o alcol tramite test non invasivi e senza violare la privacy – ha spiegato questa mattina in conferenza stampa il comandante Di Quattro – Da tempo si effettuano controlli non invasivi con precursori etilometrici per un test preliminare il cui risultato positivo permette di avviare una ulteriore attività di verifica con un etilometro che fornisce un risultato certo sulla norma violata. Per le droghe il problema principale è dato dalle molteplici sostanze in circolazione, con effetti diversi l’una dall’altra. Tanto da non poter stilare una casistica su utilizzo, età, orari dei sinistri. Adesso un nuovo apparecchio che funziona come un precursore etilometrico rileva la positività all’uso di droghe. Dopo interviene il personale medico che effettua un doppio prelievo salivare, uno per l’analisi immediata e uno viene conservato per l’eventuale procedimento. In caso di positività scatta il ritiro della patente per dieci giorni”.
Come funziona. “Il test Alere ci dà risposta sull’assunzione di sostanze stupefacenti – ha spiegato la dottoressa Ferrovecchio – C’è anche una visita per rilevare l’alterazione psicofisica del soggetto. Se presenta uno stato di alterazione si procede con il quantisal, cioè il tampone salivale, con due campioni. Con la spettrometria viene analizzata qualitativamente e quantitativamente tutto ciò che c’è nell’organismo e che provoca alterazione. L’altra novità del servizio, oltre al fatto che non ci appoggiamo più all’ospedale, è la velocità dei prelievi e dei risultati in assoluta sicurezza sanitaria in quanto non c’è prelievo di sangue”.
Come si svolgeranno i controlli. “I controlli – come spiegato dal funzionario di polizia Francesco Moretta – copriranno tutto il periodo estivo e saranno concentrati nel fine settimana, periodo in cui si concentra il maggior movimento di turisti e utenti delle strade dei locali pubblici”. In campo ci saranno tre pattuglie, dette cacciatori, e tre camper con il personale medico dove gli automobilisti sospetti individuati dai “cacciatori” verranno accompagnati per gli accertamenti. Sono stimati fino a 100 automobiisti controllati ad ogni servizio.
Il test si affiancherà alle tecniche già note per il rilevamento di uso di alcol alla guida. Tempi duri per chi non rispetta la legge.