Sa.Mi.
Dodicimila euro sarebbe questa l’entità della mazzetta che il maresciallo della guardia di finanza arrestato nei giorni scorsi avrebbe ammesso di aver intascato grazie alla promessa di “controlli leggeri” ad un’azienda di Taverne di Corciano.
Non si è avvalso quindi della facoltà di non rispondere l’ ufficiale delle fiamme gialle che da sabato si trova nel carcere di Capanne e che ieri è stato sentito dal Gip Lidia Brutti in sede di interrogatorio di garanzia. Come spiegato dall’ avvocato del finanziere, Giancarlo Viti, “Abbiamo presentato richiesta di scarcerazione sulla quale il giudice dovrebbe pronunciarsi già domani. Se la richiesta non verrà accolta, nemmeno sotto il profilo della sostituzione con i domiciliari, presenteremo un ricorso”.
L’ inchiesta portata avanti dal pm Massimo Casucci era partita dalla denuncia presentata dallo stesso commerciante direttamente ai carabinieri di Corciano e da qui erano partite le indagini fatte anche di intercettazioni telefoniche ed ambientali che si presume siano il cardine delle accuse mosse dalla procura. Alessandro del Vecchio, questo il nome del maresciallo indagato era rientrato nel fascicolo relativo all’arresto di un collega avvenuto nel maggio scorso, con la stessa pesante accusa: Concussione.