Teneva le redini dello spaccio di cocaina nel quartiere perugino di Montegrillo guadagnando a tal punto da far diventare la propria abitazione una vera e propria centrale per il taglio e il confezionamento di quello stupefacente più “pregiato”.
Un giovane albanese di 25 anni sconosciuto ai radar delle forze dell’ordine di Perugia, è finito nella rete dei militari del nucleo radiomobile della Compagnia Carabinieri di Perugia che lo hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione e traffico di droga.
Tutto nasce da un controllo stradale, in via Turati, che una gazzella del Nucleo Radiomobile del capoluogo umbro esegue nei confronti di una Citroen sospetta con a bordo un ragazzo albanese. L’ansia e lo stato di agitazione dimostrati davanti alle domande dei carabinieri hanno consentito a quest’ultimi di perquisire l’autovettura: 14 involucri di cellophane termosaldati contenenti cocaina e la somma contante di circa 900 euro in banconote di vario taglio, ciò che è stato rinvenuto e sequestrato. Ovviamente l’attività investigativa dei militari si è estesa anche al domicilio del ragazzo.
Qui i militari hanno portato alla luce un vero proprio laboratorio per il confezionamento e il taglio della cocaina. Infatti su un tavolo da cucina i militari hanno rinvenuto altri 40 involucri di cellophane termosaldati contenenti cocaina per complessivi 30 grammi di cocaina, un pezzo di 50 grammi sempre di cocaina, numerosi ritagli per lo spaccio al dettaglio e la somma contante in banconote di circa 2100 euro.
Le analisi di laboratorio effettuate dal laboratorio del Comando Provinciale hanno dimostrato inoltre che il quantitativo di cocaina sequestrato avrebbe generato 243 dosi.