Aveva appena rubato in un appartamento di Via di Vittorio, in pieno giorno, ieri alle 13.40, e per scappare era saltato dalla finestra del primo piano sul tettuccio di un’autovettura parcheggiata. Un residente del palazzo di fronte, affacciato al balcone ha visto però tutta la scena e ha telefonato al 113, dando una dettagliata descrizione dell’uomo e rimanendo al telefono con la Polizia ha indicato la direzione che aveva preso il presunto ladro, fuggito a piedi. La pattuglia della Squadra Volante in servizio è arrivata subito e alle 13:45 ha bloccato l’uomo in una via adiacente, dopo un breve inseguimento.
L’uomo ha consegnato spontaneamente la refurtiva che aveva nascosto nelle tasche dei pantaloni ed è stato portato in questura per gli accertamenti di rito, tra cui la comparazione delle impronte digitali: oltre 50 precedenti penali, tra cui furto, stupefacenti, ricettazione, rapina, possesso di arnesi da scasso, una vita passata tra periodi di detenzione e misure di sorveglianza speciale, nel novembre 2010 il Questore di Terni aveva emesso nei suoi confronti il Foglio di Via Obbligatorio con divieto di far ritorno nel Comune di Terni per tre anni.
Si tratta di un italiano nato nel 1966 a Napoli, dove risulta residente e dove è stato anche più volte denunciato per essere stato fermato alla guida di veicoli e autoveicoli senza aver mai preso la patente. Il Pubblico Ministero di turno, il dr. Raffaele Pesiri, ha disposto il rito direttissimo per questa mattina.
I derubati, moglie e marito, convocati in questura hanno riconosciuto gli oggetti rubati come i propri ed hanno dichiarato, nonostante si trovassero in casa al momento del furto, di non essersi accorti di niente. La signora aveva lasciato aperta la finestra della camera da letto, che si affaccia su via Turati, per far asciugare il pavimento e con il marito si erano messi a pranzo, vista l’ora.
Tra la refurtiva, però, un oggetto non è stato riconosciuto come di proprietà della coppia: si tratta di un orologio da uomo marca Tissot con cassa color oro e cinturino in pelle, di cui il ladro non è stato di grado di chiarirne la provenienza. E’ probabile che abbia commesso anche altri furti nella zona. All’arrestato sono anche stati sequestrati un paio di guanti neri in pile, usati probabilmente per non lasciare impronte.