E’ stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile di Perugia un giovane pusher di origini albanesi, considerato il boss dello spaccio di droga, molto conosciuto e attivo in particolare nella zona di Lacugnano. L’operazione è stata conclusa grazie ai continui sopralluoghi e appostamenti degli agenti di Marco Chiacchiera e dal Sostituto Commissario Roscioli, nel luogo scelto dal pusher per gli incontri con i suoi clienti, ossia nell’area-parcheggio della piscina comunale di Lacugnano. Era lì che il giovane albanese, contattato per telefono dai tossicodipendenti, li raggiungeva a bordo della Fiat Stilo di colore blu di sua proprietà. Senza neanche scendere dal veicolo, allungando il braccio fuori dal finestrino, porgeva ai richiedenti piccoli involucri di droga in cambio del denaro contante. Con un meccanismo consolidato, dopo lo scambio, spacciatore e tossicodipendente prendevano ognuno la propria strada, dirigendosi in direzioni opposte.
Dall’11 al 27 agosto, gli uomini della Mobile hanno visualizzato, monitorato e documentato ben 8 episodi di spaccio effettuati dal giovane pusher, in media uno ogni due giorni (senza contare quelli eseguiti in altri posti), ma non si sono limitati a questo. Come spesso accade, infatti, gli investigatori hanno chiuso il cerchio, identificando e perquisendo tutti i clienti del pusher, sempre e puntualmente provvisti della dose di cocaina appena acquistata, poi recuperata, sequestrata ed analizzata; per gli acquirenti, a loro volta, non è stato difficile poi riconoscere il loro spacciatore “di fiducia” sugli album fotografici mostrati loro dalla Polizia.
Gli uomini della Mobile hanno sorpreso, per l’ultima volta, il boss dello spaccio di Lacugnano mentre vendeva una dose della stessa sostanza ad un giovane, il quale giungeva nei pressi delle piscine a bordo di uno scooter. Dopo lo scambio, è scattato il blitz: una squadra ha fermato il conducente della moto recuperando la droga, mentre un’altra squadra ha bloccato lo spacciatore, a bordo della sua solita auto blu, prima di perquisirlo anche in casa. All’interno del domicilio del pusher, niente droga ma ben 2700 euro in contanti, sicuro ricavato della sua intensa attività “commerciale”. Cani Riza, 22enne, questo il suo nome, è stato arrestato in flagranza di reato e dopola formalizzazione dei provvedimenti, è stato accompagnato nel carcere di Capanne.
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