Ha seminato il panico in Valnerina, con 15 furti in tre mesi. E’ finita ieri ad Ascoli la “corsa” di Leonardo Butko, croato di 54 anni, arrestato dagli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Stazione Carabinieri di Norcia coordinati dal tenente Enrico Alfano. Un’operazione articolata e complessa, che ha visto anche il fondamentale supporto delle Stazioni di Sellano e Monteleone di Spoleto, condotta con metodi investigativi del tutto tradizionali. L’uomo infatti, professionista del crimine e senza fissa dimora, non ha alcuna utenza telefonica a lui intestata e si è sempre mosso con autovetture intestate ad altre persone.
Furti a raffica – Ad incastrarlo è stata la Fiat Stilo di proprietà della figlia, immortalata dalle videocamere di un distributore di carburante a Ruscio di Monteleone e riconosciuta come quella che ai primi di gennaio fuggì all’inseguimento dei Carabinieri dopo un tentativo di furto in un ristorante di Sellano. La stessa auto che qualche mese prima era stata notata anche a Monteleone e Poggiodomo. Sono riconducibili a lui ben 15 furti messi a segno in appena tre mesi – dall’agosto all’ottobre 2013 – in quasi tutti i comuni della Valnerina, fino Scheggino e Sant’Anatolia. D’altronde era questo il suo “modus operandi”: stabilirsi per qualche tempo in un luogo razziando tutti gli uffici e i pubblici esercizi disponibili, prima di fare le valigie e raggiungere altre località (le sue gesta sono note anche nelle Marche, nel Lazio e in Abruzzo).
Il bottino – In Valnerina, in particolare, Butko ha “fatto visita” a diversi pubblici esercizi e alla farmacia comunale di Monteleone, al comune e all’ufficio postale di Poggiodomo e ad un ristorante di Sellano. Questi almeno i colpi più eclatanti, che nei mesi scorsi avevano generato un vero e proprio allarme sociale nella zona. Agiva sempre di notte, facendosi strada nei locali con pesanti arnesi da scasso (accetta, tenaglie, ecc., tutti sequestrati dai Carabinieri) e distruggendo tutto ciò che gli capitava a tiro. Si disfaceva del bottino (contanti soprattutto, ma anche salumi e generi alimentari per un totale di circa 50mila euro) nel giro di 24, massimo 48 ore. Spesso non caricava neppure la refurtiva nella sua auto, preferendo affidarla ai suoi complici per evitare problemi in un eventuale controllo.
Caccia ai complici – L’uomo agiva sempre a volto scoperto e non ha mai tentato di entrare in case private. Questo perché – hanno spiegato nella conferenza stampa odierna il comandante della Compagnia di Norcia Michele Cutrufo e il tenente Alfano – sapeva benissimo che i reati che avrebbe commesso in quei casi sarebbero stati più pesanti del furto aggravato che gli viene contestato al momento. Un “criminale itinerante”, così lo hanno definito i Militari, che ruba da quando ha 8 anni e cambia casa in continuazione, praticamente ogni mese. Cutrufo e i suoi sono convinti che abbia almeno un complice, probabilmente l’uomo con cui è stato visto parlare nelle registrazione di una videocamera di sorveglianza, ma non è escluso che l’organizzazione sia articolata in una vera e propria banda criminale con 3 o 4 elementi.
Nessuna resistenza all’arresto – Per questo le indagini degli uomini del Nucleo Operativo stanno proseguendo a ritmo serrato. Di certo, Butko era il capo dell’organizzazione. Quando i Carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento di Ascoli, preso come tutti gli altri noti in affitto e senza regolare contratto, il 54enne non ha opposto alcuna resistenza. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip Daniela Caramico D’Auria su richiesta del Pubblico Ministero Gennaro Iannarone. Fondamentali per la riuscita dell’operazione – hanno sottolineato i Carabinieri – sono state le numerose segnalazioni pervenute dalla cittadinanza.
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