È sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nelle ore notturne, ma può uscire di casa perché c’è il Ramadan. La decisione arriva dal tribunale di Perugia, e riguarda un trentasettenne di origine marocchina, arrestato per droga e residente nell’assisano – bastiolo, che – per altri quindici giorni circa – potrà recarsi nel luogo dove la comunità islamica si ritrova per pregare per effettuare la preghiera serale, come richiesto dai suoi avvocati al giudice di Perugia.
L’uomo, che risiede nel bastiolo, ha il divieto di uscire di casa nelle ore notturne perché indagato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ma, come hanno fatto presente i suoi avvocati al giudice di Perugia, il pusher è ‘obbligato’ a prendere parte alla preghiera nel periodo di Ramadan. Il giudice ha quindi accolto la richiesta disponendo che l’indagato possa andare in moschea tutte le sere, fino al 14 giugno prossimo, dalle dieci a mezzanotte. Dopo quelle due ore, il 37enne dovrà tornare a casa.