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Arrestati per tentato omicidio gli aggressori del carrozziere di Spoleto – Polizia chiude il caso

Car. Cer. e Jac. Bru.
Sono stati arrestati i due albanesi fermati questa mattina per aver aggredito Rossano Ferretti, il carrozziere di Spoleto colpito alla testa con un colpo d’ascia. L’accusa è pesantissima: tentato omicidio in concorso. Le due furie umane devono rispondere anche del reato di lesioni personali aggravate (hanno malmenato anche il figlio dell’artigiano) e danneggiamento aggravato. Il caso può quindi considerarsi chiuso anche se la Polizia non crede fino in fondo ai motivi che avrebbero spinto i due a organizzare quella che può essere definita come una vera e propria spedizione punitiva. Ma vediamo in dettaglio come sono andate le cose.

Sono le 8.30 quando il figlio del carrozziere arriva al capannone di Madonna di Lugo per cominciare la giornata lavorativa. Sul piazzale antistante l'officina “Dierre” trova ad attenderlo i due albanesi che cominciano a strattonarlo e malmenarlo ritenendolo l’autore di uno sfregio fatto la notte prima alla loro autovettura, insomma una “rigata” lungo una fiancata. La situazione degenera di lì a poco e dall’auto dei due energumeni spunta un’ascia con la quale cominciano a colpire l’auto del carrozziere, un’Audi. Lo spoletino nel frattempo è riuscito a divincolarsi e a chiamare il padre al telefonino. Rossano Ferretti, 57 anni, arriva di lì a poco in difesa del figlio. Ha con sé un coltello che, è stato accertato dagli inquirenti, non userà. I due albanesi lo bloccano; quello che ha l’ascia fa partire un fendente che colpisce di striscio il genitore. E’ vivo per miracolo. Le urla di aiuto dei due spoletini richiamano l’attenzione di un allievo della Scuola di polizia di Spoleto che si trova da quelle parti. Il poliziotto allerta il 113 e, senza pensarci un attimo, interviene riuscendo a bloccare i due.

Nel giro di pochi minuti arriva una volante e la squadra anticrimine, coordinati dal vicequestore Francesca Peppicelli, che prendono in consegna i due li portano in commissariato. Intanto due ambulanze si prendono cura dei feriti. Rossano Ferretti, dopo una visita al pronto soccorso di Spoleto, viene trasportato d’urgenza a Terni. Qui i medici gli riscontrano una contusione con una ferita “da taglio e da abrasione”: ne avrà per 10 giorni. E’ andata leggermente meglio al figlio, già dimesso dal nosocomio spoletino con una prognosi di 7 giorni.

Intanto in commissariato gli investigatori raccolgono prove e testimonianze. Poco fa il sostituto procuratore, la dottoressa Mara Pucci, alla luce delle risultanze, ha emesso l’ordine di cattura per i due. Si tratta di due uomini già noti alle forze dell’ordine per precedenti legati ad aggressioni e lesioni personali: si tratta di M.D., 44 anni, originario di Valona (Albania), e di M.E., 31 anni, anche questo nato a Valona. Entrambi hanno un permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Uno dei due risulta assunto quale operaio preso una autofficina meccanica del comprensorio. A breve dovrebbero essere trasferiti al supercarcere di Maiano. Se il caso può considerarsi chiuso, le indagini sono destinate a proseguire. Gli investigatori vogliono infatti accertare i veri motivi che hanno scatenato la spedizione punitiva: difficile credere al presunto danneggiamento rivendicato dai due stranieri. Difficile pensare che una simile cosa li abbia potuti trasformare in furie umane.

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