Avevano messo in piedi una vera e propria banda, responsabile di più di trenta furti dagli inizi di marzo ad oggi, le quattro persone di nazionalità albanese finite agli arresti per mano dei carabinieri del reparto operativo di Perugia.
I furti, secondo la ricostruzione degli inquirenti resa stamani durante una conferenza stampa, avvenivano in appartamenti o in case isolate. La banda aveva agito in diversi centri tra le province di Perugia (Città della Pieve, Deruta,, Valfabbrica, Bettona, Marsciano), Terni (Montecastrilli), Arezzo, Ancona, Pesaro Urbino e Macerata.
Le indagini dei militarti umbri, in particolare, erano scattate sotto il coordinamento del pubblico ministero Giuseppe Petrazzini, dopo un furto in un'abitazione di Marsciano. Con un modus operandi sempre uguale, i componenti della banda rubavano sistematicamente delle auto con cui poi facevano i sopralluoghi e mettevano a segno i “colpi”, prima di abbandonarle.
I quattro, tutti pregiudicati, sono stati rintracciati in tre diversi appartamenti a Perugia, dove i militari hanno anche recuperato parte della refurtiva, consistente per lo più in denaro, gioielli, computer e altre apparecchiature elettroniche. I carabinieri hanno rintracciato anche 10 automobili usate per i furti.