Che sia in giunta o in commissione, a Palazzo si è molto discusso in questi giorni di aree verdi. Da una parte la necessità di decoro di queste oasi cittadine spesso non al massimo del loro splendore. dall’altra la chiamata dei cittadini che si devono adoperare alla loro manutenzione. Nel corso della seduta di ieri, la giunta ha prorogato alcune convenzioni (fino al 31.12.2016) per la gestione, da parte di associazioni, di spazi, immobili comunali o aree verdi. In tutti i casi previsti si tratta di associazioni che svolgono attività e servizi rivolti alla cittadinanza in collaborazione con il Comune ed, in alcuni casi, anche in sostituzione dello stesso secondo il principio di sussidiarietà orizzontale. In attesa della definitiva approvazione da parte del Consiglio comunale del Regolamento per l’assegnazione in comodato a titolo oneroso di immobili comunali, sono state prorogate le convenzioni alle seguenti associazioni: Proloco Mugnano, Proloco Piccione, arci Bocciofila Piccione, Caritas parrocchiale Piccione, Ass. Vivi il borgo, Accademia perugina della musica e della cultura, Fondazione Aurap-Bosco di Collestrada, proloco Fratticiola selvatica, Ass. Pontepattolissima, Ass. Ada WWF, Bosco Didattico, Ass. Sportiva Sant’Egidio. Dal 1 gennaio 2017 si procederà a nuove assegnazioni sulla base del Regolamento approvato dal Consiglio e dopo aver compiuto la relativa attività istruttoria. Inoltre l’Amministrazione ha deciso di procedere alla stipula di due convenzioni di comodato gratuito con il centro socio-culturale La Collina per il locale polivalente e la vicina area verde, nonché con il centro socio-culturale Il Colle per il locale polivalente, le piste e l’area verde. La durata delle convenzioni sarà di sette anni, sufficiente per permettere un’idonea esplicazione dell’attività delle associazioni per la comunità, ma anche un termine congruo per effettuare i controlli periodici circa il permanere delle funzioni sociali.
Durante la III commissione consiliare Urbanistica di giovedì mattina, invece, si è discusso l’odg dei consiglieri Arcudi (SR), Mirabassi, Borghesi e Mori (PD) sul progetto “Adotta il verde” – 3° fase avviso pubblico di affidamento delle attività di cura e di gestione delle aree verdi pubbliche, senza però arrivare alla votazione, dal momento che gli stessi proponenti, al termine della discussione, hanno deciso di sospenderlo per rivederlo insieme agli uffici, al fine di contribuire costruttivamente al miglioramento del progetto.
Nel dettaglio, come ha spiegato la consigliera Borghesi nella presentazione in commissione, si intende impegnare la Giunta ad inserire le risorse economiche necessarie a consentire alle associazioni che prenderanno in carico le diverse aree verdi la corretta manutenzione e sorveglianza, in quanto l’importo di 6mila euro appare del tutto insufficiente in considerazione del notevolissimo numero delle aree verdi messe a bando; in secondo luogo, a motivare i criteri di valutazione che verranno utilizzati ai fini della selezione delle associazioni ed imprese ai fini dell’affidamento della cura e della gestione delle aree verdi e a verificare preventivamente all’assegnazione delle aree verdi eventuali gestioni di alcune aree messe a bando attualmente già gestite da alcune associazioni.
Inoltre, si chiede di non prevedere un affidamento a terzi dei parchi storici quali quello di Pian di Massiano, Villa Urbani, il parco di Sant’Anna, i Giardini Carducci (Piazza Italia), i Giardini in viale Indipendenza e il Giardino del Frontone, vista la loro importanza per la città di Perugia, ritenendo più opportuno e nell’interesse della città che tali importanti zone vengano gestite direttamente dall’amministrazione comunale e non da piccole associazioni con scarse risorse economiche a disposizione.
Secondo i proponenti, il bando –che peraltro si è già chiuso con la successiva assegnazione delle aree- è, infatti, confuso e incompleto sotto molteplici punti di vista.
Il vicesindaco e assessore all’Ambiente e al Verde Urbano Barelli, intervenuto in commissione, ha tenuto a sottolineare il successo dei bandi Adotta il verde, tanto che ne sono stati fatti tre e probabilmente ne verrà fatto un altro. Scopo delle convenzioni per la gestione del verde non è solo economico ma soprattutto sociale, ovvero di far si che i cittadini si sentano protagonisti del territorio, lo vivano in modo socialmente condiviso e se ne prendano cura sentendosi “comunità”. Un ruolo volontario, ha aggiunto Barelli, di cura e sorveglianza delle aree verdi, che non si va a sostituire a quello professionale dell’Agenzia Forestale, ma semmai a coadiuvarlo nell’interesse della città stessa.
Parchi storici. “Per i Giardini del Frontone –ha spiegato Barelli – c’è un progetto di riqualificazione complessiva e più ampia, mentre per i Giardini Carducci dobbiamo valutare il da farsi, dato che la loro gestione ricade anche sulla Rocca Paolina, come ad esempio per le infiltrazioni d’acqua, che dobbiamo verificare se sono causate dalla presenza degli alberi o meno” “Nell’ultimo rapporto Istat sul verde urbano –ha spiegato il dirigente Piro – che viene fatto con i dati che i comuni forniscono annualmente, risulta che Perugia è passata da 26 milioni di metri quadri di verde urbano a oltre 100 milioni e non perché si sia acquisito più verde, semplicemente come effetto del censimento.” A fine anno sarà conclusa la seconda fase del censimento che porterà ad una pianificazione del verde, strumento fondamentale di cui il Comune si doterà di conseguenza.
Una gara pubblica?Al termine della discussione il Vicesindaco ha tenuto a sottolineare come l’analisi emersa oggi in commissione dai consiglieri di opposizione non sia quella che si registra sul territorio, dove si registra soddisfazione e partecipazione dei cittadini. Barelli ha ipotizzato la possibilità, proposta dalla consigliera Rosetti, di una gara pubblica per il servizio di gestione del verde, al pari di altri servizi che gli uffici stanno valutando nell’ambito di un “global service” del verde.