Categorie: Cronaca Spoleto

AREA VASTA: INTERVIENE SERGIO GRIFONI (PRIMA SPOLETO) IN POLEMICA CON MANTUCCI (PDL) E MISMETTI

Le recenti dichiarazioni del sindaco di Foligno, Nando Mismetti, rafforzate da quelle del leader dell'opposizione, Mantucci, mi convincono sempre più a perseguire una iniziativa che ho già preannunciato in Consiglio Comunale: indire un Referendum cittadino, in base all'articolo 26 dello Statuto Comunale, per chiedere agli spoletini se preferiscono passare sotto la provincia di Terni.

Cercare cioè un'alternativa territoriale a Foligno e Perugia, prima che ci spoglino di ogni pur minima peculiarità.

Nelle dichiarazioni su richiamate, rilasciate da Mismetti ad un quotidiano locale, il sindaco della città della Quintana si lamenta dell'ostruzionismo che, a suo dire, starebbe attuando Spoleto nell'ambito degli ATI territoriali.

Per meglio ricordare, gli ATI non sono altro che una terza provincia mascherata, chiamati a gestire il turismo, la nettezza urbana, i servizi idrici, la protezione civile, il sociale e la sanità: ovvero tutto!

La mia preoccupazione, esternata tre mesi or sono, si basa sulla consapevolezza che poi sarà Foligno, unitamente alle città limitrofe, in base allo Statuto, a dettare legge su ogni intervento programmatico e gestionale, anche per quello che riguarderà Spoleto.

La riprova appare già dalle parole di Mismetti che, testualmente, ammette: “Ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità, dove non c'è la politica ci sono i numeri”.

Ovvero sia: se vi sta bene è così, altrimenti andiamo avanti lo stesso.

Gli fa eco il rappresentante del PDL, Mantucci, che si trova concorde anche su una eventuale apertura nei confronti di Assisi e Bastia Umbra.

Poiché la filosofia dell'Area Vasta, con interventi mirati e senza una necessaria programmazione d'insieme, ha sino ad ora spogliato soltanto la nostra città, ritengo che sia giunto il momento di reagire energicamente.

Mi auguro innanzitutto che il nostro Sindaco abbia la giusta determinazione e l'autorevolezza a far valere le nostre ragioni territoriali e, a suo favore, quando si tratta di difendere Spoleto, come in questo caso, sappia che avrà sempre il mio incondizionato sostegno.

E' ormai esaurito il tempo del piangerci addosso, dobbiamo incominciare ad adottare iniziative concrete e mirate

Per poter indire un Referendum occorre raccogliere circa tremila firme di cittadini.

Questo è quello che faremo subito dopo il mese di agosto.

Avremo così un'idea ben precisa sulla volontà degli spoletini, se restare in questo ambito territoriale o, di contro, dare una svolta radicale ed iniziare una costruttiva collaborazione con la vicina città di Terni, improntata soprattutto sul rispetto della pari dignità.”