Intitolare alle “Tabacchine di Città di Castello” la nascente piazza dell’Archeologia e dedicare a Silvio Donadoni una via tra gli edifici residenziali realizzati nell’area dell’ex Fat. Sono le proposte approvate all’unanimità dalla commissione “Assetto del Territorio”, che nell’ultima riunione ha condiviso anche l’opportunità di: attivare un concorso di idee per la collocazione di un monumento dedicato alle operaie del tabacco nella medesima: denominare “via del Campaccio” la strada che divide trasversalmente l’area edificata della Ex Fat e la piazza in via di realizzazione (e che collega largo Monsignor Muzi a via delle Santucce, di colore giallo sulla planimetria); intitolare ad Angelo Zamponi l’area verde posta nella nuova lottizzazione di Trestina, accessibile da via Svezia; intitolare a Giuseppe Braccalenti l’area verde e il parcheggio adiacente, situati nel centro abitato di Titta.
Le proposte saranno sottoposte alla giunta comunale, che sarà chiamata a valutarle e a deliberare per la definitiva attuazione. Nella seduta della commissione, alla quale hanno partecipato anche gli assessori Rossella Cestini e Luca Secondi, sono state esaminate le istanze sottoposte all’organismo consiliare riguardanti le intitolazioni, alla presenza dei familiari di Zamponi e Braccalenti e di rappresentanti dei sodalizi locali coinvolti.
A proporre l’installazione di un monumento dedicato alle tabacchine, con un concorso di idee, era stata un’idea di Marco Baldicchi. Il presidente di commissione Tavernelli ha dato conto del lavoro istruttorio svolto dagli uffici comunali e della proposta conseguente di intitolare a Donadoni una via nell’area adibita a residenza includendo il percorso a “U” attorno agli edifici e il piazzale prospiciente l’ex chiesa della Carità, di intitolare la nascente piazza dell’Archeologia alle “Tabacchine di Città di Castello”, e di dare corso alla classificazione toponomastica di via del Campaccio.
L’assessore Secondi ha sostenuto “l’importanza di un riconoscimento alle tabacchine come fattore di emancipazione femminile, oltre che motore economico per le famiglie tifernati e specchio della storia e della cultura della città”, e di sottolineare “il valore di un imprenditore come Donadoni per l’impronta data allo sviluppo economico del territorio, sottoponendo anche la disponibilità avanzata dalla Fat a insediare un manufatto a ricordo delle operaie”. A ribadire il valore di un riconoscimento al contributo dato allo sviluppo del territorio dalle tabacchine e da Donadoni è stata l’assessore Cestini, che ha condiviso le scelte proposte e ha sostenuto l’opzione del concorso di idee per la realizzazione di un monumento alle tabacchine, difendendo anche il lavoro fatto dall’amministrazione per favorire l’attuale riqualificazione dell’area.
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La richiesta di intitolazione a Giuseppe Braccalenti, dagli anni ’50 dirigente della FederTerra e poi segretario della Cgil di Città di Castello e Gubbio, sempre in prima linea per la l’affermazione dei diritti dei lavoratori del settore agricolo, era stata presentata dalla Pro loco e dal Circolo Acli di Titta insieme all’associazione Noi di Userna. A chiedere l’intitolazione dell’area verde di Trestina ad Angelo Zamponi, invece, è stato il gruppo consiliare del Psi, che ha condiviso la petizione dei cittadini della frazione e della zona sud finalizzata a dare riconoscimento all’operato dell’esponente politico socialista, che fu consigliere comunale per due mandati tra il 1970 e il 1975 e tra il 1975 e il 1980 e assessore nella giunta del sindaco Venanzio Nocchi.