Dopo anni di cause e ricorsi, finalmente, nella giornata di oggi (giovedì 11 ottobre) si è sbloccata una delle situazioni più complesse della città di Gualdo Tadino: il recupero dell’area dell’Ex Ospedale Calai. La notizia ufficiale è arrivata direttamente con la sentenza n° 25049-18 emessa dalla Corte Suprema di Cassazione, che ha rigettato il ricorso presentato dagli eredi di monsignor Roberto Calai Marioni, condannando gli stessi al pagamento delle spese del giudizio di Cassazione.
“Una vittoria straordinaria per Gualdo Tadino e i suoi cittadini– ha sottolineato il sindaco Massimiliano Presciutti – Abbiamo perso troppo tempo inutilmente e la sentenza di oggi lo conferma e rappresenta una vittoria contro tutti i profeti di sventura. Parlo di coloro che in questi anni hanno voluto far credere alla gente qualcosa di opposto alla realtà dei fatti e che da oggi non potranno più raccontare falsità e ai cittadini”.
Dopo troppi anni di attesa, finalmente il recupero dall’area dell’Ex Ospedale Calai potrà partire. In maniera molto celere ora, insieme alla sinergia con Regione Umbria e Asl, inizieremo subito con l’affidamento della progettazione esecutiva. Le buste con le offerte sono in cassaforte da tanti, troppi mesi purtroppo, ora possiamo finalmente aprirle.
“Tuttò ciò – conclude Presciutti – consentirà di riconsegnare presto alla città una parte fondamentale del proprio centro storico più bella, funzionale e piena di servizi all’avanguardia. Giustizia è fatta. Ora grazie alle ingenti risorse già stanziate dalla Regione possiamo finalmente partire”.