L’area archeologica di Maratta e la realizzazione di un nuovo polo commerciale ancora una volta sotto la lente. Dopo il convegno sul sito ternano, Michele Rossi, capogruppo di Terni Civica, ha depositato un’interrogazione per la mancata attuazione di quanto deliberato dal Consiglio comunale di Terni. Mentre la vicenda finisce anche sul tavolo del ministro della Cultura, Dario Franceschini, grazie ad una interrogazione della senatrice del Movimento 5 stelle Emma Pavanelli.
“Il mio atto di indirizzo approvato in data 10.02.2020 – ha dichiarato Rossi motivando l’interrogazione comunale – invitava a porre attenzione sul futuro intervento edilizio a destinazione commerciale nell’area privata che, essendo vicinissima a un sito archeologico sottoposto a vincolo, potrebbe custodire reperti dell’età protostorica”.
Con lo stesso atto Michele Rossi intendeva coinvolgere la Soprintendenza regionale, mirando persino a ulteriori scavi nella zona. Un’occasione straordinaria per Terni, che in questo modo avrebbe potuto puntare “culturalmente e turisticamente sulle eccezionali prove documentali della presenza di popolazioni protostoriche”. Ebbene, “l’atto – ha annunciato Rossi – è stato disatteso, e la Soprintendenza è stata coinvolta solo in sede di Conferenza di Servizi per il necessario parere”.
Michele Rossi, tuttavia, non si è dato per vinto. Il 17 marzo scorso, infatti, su richiesta del consigliere del Comune di Terni, si è svolto il sopralluogo della prima commissione consiliare nell’area interessata dalla variante urbanistica, presentata dalla Mare Blu S.p.a. per la zona di Maratta. Tra i presenti il capogruppo di Terni Civica, ovviamente, i rappresentanti della proprietà, il tecnico progettista e l’archeologo incaricato. A tutti è parso evidente che “la viabilità ricadrà nell’area archeologica”. E non solo questo; la parte interessata dagli scavi archeologici eseguiti nel 1998 è completamente abbandonata, “mentre la corretta conservazione prevedrebbe, come minimo, che l’area fosse recintata”.
Ad affiancare Rossi nella sua battaglia, in questi ultimi tempi, la senatrice umbra del M5s Emma Pavanelli. Secondo quest’ultima, difatti, “l’area archeologica di Maratta deve essere tutelata dal punto di vista storico, culturale e turistico; per questo motivo ho depositato un’interrogazione al ministro della Cultura Franceschini”.
“Maratta bassa si configura come un luogo dall’alto valore culturale”, ha puntualizzato Emma Pavanelli. “Una parte dell’area archeologica, i cui scavi sono iniziati nel 1999 dalla Soprintendenza, è stata sottoposta a tutela con il vincolo archeologico diretto”. “Realizzando parcheggi e percorsi stradali si rischia di compiere danni irreparabili, e di frenare ogni progetto di valorizzazione”.