ROMA (ITALPRESS) – “Il prezzo fissato a 50 centesimi, piu’ 11 centesimi di Iva, e’ e restera’ quello, purtroppo per gli speculatori e altre categorie simili cio’ e’ e cio’ sara’, se ne dovranno fare una ragione. La giungla che abbiamo lambito, la speculazione osservata non c’e’ piu’ e non tornera’”. Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, nel corso di una conferenza stampa, parlando delle mascherine chirurgiche.
“L’ipotesi che il prezzo condizioni l’approvvigionamento delle mascherine e’ destituita da ogni fondamento perche’ le associazioni che hanno sottoscritto l’accordo hanno la possibilita’ di ricevere la compensazione”, ha spiegato Arcuri.
“Noi abbiamo solo detto che le mascherine devono essere vendute a 50 centesimi piu’ Iva ai cittadini, abbiamo fatto ogni sforzo per far si che cio’ potesse accadere, e’ successo che per una rete ha funzionato per l’altra no. E’ successo perche’ gli approvvigionamenti della Gdo funzionano – ha spiegato -, quelli dei distributori delle farmacie no, le farmacie non c’entrano nulla. Loro devono solo comprare le mascherine e portarle in farmacia, non lo stanno facendo. Esiste la compensazione del prezzo, non e’ li’ la ragione di questo mancato approvvigionamento”.
“Se le mascherine ci sono nei supermercati e non nelle farmacie evidentemente c’e’ un difetto di una rete di approvvigionamento.
E’ necessario che questo si comprenda, i cittadini possono andare alla Conad a comprare una mascherina a 0,50 centesimi e questo succede. Perche’ i distributori delle farmacie non riescono a farlo? Perche’ evidentemente non hanno una quantita’ di mascherine uguale a quella che hanno dichiarato”, ha detto ancora il commissario.
(ITALPRESS).
tan/sat/red
12-Mag-20 12:52