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Arcigay all'istituto artistico di Perugia, bagarre tra Rifondazione e Forza Nuova

Ha creato reazioni imprevedibili, con strascichi che continuano a distanza di giorni, la visita dell'Arcigay all'Istituto d'Arte di Perugia, invitata in un'assemblea di Istituto l'ultimo giorno di febbraio per parlare di omofobia.

Secondo quanto riferito da Maura Coltorti, responsabile laicità e nuovi diritti della segreteria provinciale del Prc-Fds di Perugia, l'incontro è stato occasione di un gesto definito “grave fatto di matrice omofobica”.

“La mattina dell'incontro, è stato affisso un cartello con scritto 'Arcigay argite' firmato Ls, formazione neofascista ultracattolica”, ha denunciato la Coltorti. “Il Prc di Perugia ritiene questo episodio , un fatto grave per la matrice omofoba che rivela, da denunciare e condannare”.

La Coltorti, ha nome del Prc di Perugia, ha voluto “congratularsi con i Rappresentanti di Istituto per l'ottima iniziativa, la prima in una scuola perugina, a cui sembra seguiranno altre scuole”.

“Mentre c'è stato un riscontro positivo da parte dei studenti partecipanti all'assemblea, molto interessati all'argomento, si rileva la contrarietà di professori e genitori (alcuni) che hanno ritenuto l'argomento troppo delicato e quindi da non poter essere trattato in pubblico”, ha detto. “Rifondazione Comunista auspica invece il ripetersi di tali iniziative, in ogni luogo, e sopratutto all'interno delle scuole dove i giovani possano parlare liberamente della propria sessualità; luoghi in cui avere risposte e indicazioni, visto che tali argomenti, sono ancora tabù in molte case italiane”.

Di tutt'altro avviso Forza Nuova, il cui esponente di Perugia Riccardo Donti in una nota ha detto che “alla notizia che l’istituto d’arte organizza un incontro con l’arcigay, siamo impalliditi”.

Secondo la formazione politica “il preside permette un comizio su un tema delicatissimo, trattato solo da omosessualisti militanti, che si rivolgeranno ad un pubblico di adolescenti: sconcertante! Sarebbe accettabile se dietro questi studenti ci fossero delle solide famiglie, ma non ci sono! Con la scusa di inesistenti diritti calpestati, gli omosessuali invadono ambiti che dovrebbero rimanere inviolabili, come la scuola, e si dedicano al proselitismo”.